Italia Inghilterra, l'Ausl Romagna: "Festa per gli Azzurri? Ok, ma con la mascherina"

Angelini (Ausl Romagna): "Va indossata anche all’aperto quando manca il distanziamento. Tutti insieme sì, ma con prudenza"

Raffaella Angelini, direttrice della Sanità pubblica dell’Ausl Romagna

Raffaella Angelini, direttrice della Sanità pubblica dell’Ausl Romagna

Cesena, 9 luglio 2021 - La finale dei Campionati europei di domenica si avvicina. E se l’Italia del pallone tiene il fiato sospeso per un risultato che manca dal 1968, l’altro lato della medaglia è la questione sanitaria. Dopo le scene di festeggiamenti viste lo scorso martedì, tanti sono infatti preoccupati che la partita porti a un aumento dei contagi da Covid-19.

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Raffaella Angelini, direttrice della Sanità pubblica dell’Ausl Romagna, il rischio è concreto? "Purtroppo sì. Non tanto a Wembley, dove lo stadio sarà aperto ai nostri tifosi residenti nel Regno Unito e ai mille che arriveranno ’last minute’ dall’Italia. Per loro è già previsto il periodo di quarantena al ritorno. I rischi più grossi si correranno qui da noi". Quali sono le situazioni di maggior pericolo? "Gli assembramenti davanti alle televisioni di bar e ristoranti, soprattutto se al chiuso. Ma anche i tanti che inviteranno amici a casa per vedere insieme la partita". Le esultanze post Italia-Spagna sono andate oltre? "Decisamente sì. Dobbiamo ricordarci che il virus sta circolando e che il numero dei vaccini non è ancora così alto da garantire una sufficiente protezione. Invito tutti alla cautela".

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Cosa si può fare per evitare guai? "Dire di non festeggiare sarebbe assurdo, me ne rendo conto. Ma lo si può fare con prudenza. Le due regole restano sempre le stesse: mascherina e distanziamento. Molte persone, spesso giovani, saltano e si abbracciano quando guardano le partite, creando così situazioni di potenziale rischio. Urlando, poi, emettono ’goccioline’ di saliva anche a lunga distanza. Per questo, quando non si possono rispettare le distanze, è fondamentale indossare la mascherina, anche all’aperto". I festeggiamenti riguardano di solito i giovani, la categoria al momento meno vaccinata. "E questo non può che far aumentare il pericolo. Anche chi ha ricevuto una sola dose non è al sicuro. Queste persone dovranno osservare con la massima attenzione tutte le misure di prevenzione. Mi auguro che l’Italia vinca e di vedere quindi un clima di festa. Ma dobbiamo essere tutti più prudenti e mantenere il distanziamento". Non verrà allestito alcun maxischermo in città. Scelta oculata? "Personalmente sono dispiaciuta perché gioire e soffrire tutti insieme penso sia la sensazione più bella nel calcio. Tuttavia, credo sia una decisione saggia, quella dei Comuni, l’unica da prendere in un momento del genere". Un’ultima raccomandazione? "Sempre forza Azzurri".