REDAZIONE FANO

A Sant’Agostino si proiettano i ricordi di ’Come eravamo’

L’iniziativa della Pro loco e del Comune ha permesso di realizzare un documentario di 70 minuti con foto e video dagli anni ’30 ai ’60 .

L’iniziativa della Pro loco e del Comune ha permesso di realizzare un documentario di 70 minuti con foto e video dagli anni ’30 ai ’60 .

L’iniziativa della Pro loco e del Comune ha permesso di realizzare un documentario di 70 minuti con foto e video dagli anni ’30 ai ’60 .

Un progetto nato dalla raccolta e dal restauro di una moltitudine di filmati e di foto del territorio di Mondolfo e Marotta tra il 1938 e i primissimi anni Sessanta è diventato un evento destinato alla cittadinanza e ai turisti che si terrà domani sera a partire dalle 19 al chiostro del complesso monumentale di Sant’Agostino. Titolo dell’appuntamento, promosso dall’associazione Pro Loco ‘Tre Colli’ di Mondolfo col patrocinio del Comune, è ‘Come eravamo’. Il pubblico potrà assistere a un inedito docufilm di 70 minuti realizzato assemblando più di cento filmati del periodo tra il ’38 e il ’63, ammirare una mostra con 711 fotografie dell’analogo lasso temporale e anche un’esposizione di oggettistica di quegli anni con un televisore di primissima generazione, un grammofono, un giradischi e altri ‘simboli’ dell’epoca. Il tutto, grazie al progetto di recupero dei filmati, delle foto e degli oggetti fatto dal professor Germano Carboni, docente, musicista e appassionato di editing video e audio, con la collaborazione dello storico Spartaco Andreini e del collezionista Mario Tarini, tutti e tre mondolfesi e tutti e tre animati "dal desiderio di mostrare com’erano Mondolfo e Marotta dal 1938, quando si tenne la prima edizione della ‘Spaghettata’, ai primi anni ‘60". Durante la serata, a ingresso libero, si potrà anche ascoltare la musica live del gruppo ‘Agrodolce’, che proporrà brani rigorosamente ’40, ’50 e ’60. E dalle 19, per chi vorrà, cena ‘Ai sapori di una volta’ (con pietanze della metà del secolo scorso) alla quale si potrà partecipare prenotandosi ai numeri 333 994 6495 e 331 786 7490.

Con questo progetto, sposato dalla Pro loco, si vogliono mettere in contatto diverse età, stimolare il ruolo della memoria collettiva, proporre la differenza generazionale come ricchezza, riuscendo a conciliare i vecchi saperi e le nuove conoscenze. "Scopo ulteriore – aggiunge il professor Carboni - è quello di testimoniare il ruolo dei nonni e dei genitori in quanto radici e custodi delle nostre vite. Con loro avremo modo di ascoltare le storie, le filastrocche, i racconti e le abitudini di ‘una volta’. Vedremo che la musica, la poesia e il ballo, proprio come oggi, erano importanti forme di espressione oltre che di divertimento. E su questa base si apre un confronto e ci si interroga su come anche attraverso le espressioni artistiche più popolari la nostra società sia cambiata".

Sandro Franceschetti