ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

"A suo figlio servono 45mila euro". Lui va a svuotare il conto corrente. La bancaria fiuta il raggiro e lo salva

La Polizia arresta una coppia di origine campana che aveva messo gli occhi su un 60enne di Fano. I truffatori si erano finti carabinieri e chiedevano una cauzione: in due giorni l’hanno chiamato 40 volte

La Polizia ha arrestato i due truffatori al termine di un rocambolesco inseguimento che si è concluso in via Roma

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Fano, 23 gennaio 2025 – Anziano raggirato per circa 15mila euro. La polizia insegue i malviventi, li arresta e recupera il bottino. E’ quanto accaduto lunedì scorso a Fano. Ad accorgersi della macchinazione è stato il personale della filiale Bcc di Fenile a cui l’anziano si era rivolto per prelevare delle somme da consegnare ai malviventi. Il direttore ha chiamato la polizia che, al termine di un rocambolesco inseguimento lungo via Roma, ha arrestato i truffatori, due giovani con precedenti di origine campana. Ma la trappola architettata dai malviventi era stata innescata circa 48 ore prima, sabato intorno alle 13,30.

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Il racconto della vittima sulle tecniche di truffa

"Mi ha telefonato un finto maresciallo dei carabinieri – racconta la vittima che per riservatezza non vuole comparire con nome e cognome – mi ha detto che mio figlio aveva provocato un incidente. Aveva investito dei pedoni e rischiava di finire in galera. Mi ha detto che bisognava pagare una cauzione di 45mila euro. Ha aggiunto che sarebbe venuto qualcuno da me a prendere la mia auto, il mio bancomat, dei soldi e anche un orologio e così è stato. E’ arrivato a casa mia un ragazzo molto giovane che ha detto di essere il figlio dell’avvocato e io gli ho dato fiducia. Gli ho consegnato tutto e poi se n’è andato dicendo che sarebbe tornato a restituirmi l’auto e il resto. Mi ha anche detto che lunedì sarei dovuto andare in banca a prelevare dei soldi dal mio conto che poi gli avrei dovuto consegnare. Da lì in poi, e fino alla mezzanotte di sabato, mi hanno telefonato di continuo e lo stesso hanno fatto anche il giorno seguente. Quella voce, al telefono, mi ha anche detto che non dovevo provare a mettermi in contatto con mio figlio perché altrimenti sarei finito anche io nei guai. Ora sono sfinito, è tre notti che non dormo a causa di questa vicenda".

L’uomo, nell’arco di 48 ore, ha ricevuto oltre 40 telefonate dai malviventi. Un escamotage per tenere la linea il più possibile occupata evitando che la vittima cercasse aiuto e confronto con qualcuno che potesse aprirgli gli occhi su quanto stava accadendo.

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Il tempestivo intervento della banca e della polizia

Lunedì, puntuale, si è presentato a casa dell’anziano il giovane che aveva detto di essere il figlio dell’avvocato. Ha detto che lo avrebbe aspettato in casa sua mentre la vittima raggiungeva la filiale per prelevare altri 3500 euro che si aggiungono agli oltre 2mila che i malviventi avevano già prelevato al bancomat. L’uomo è andato subito in banca raccontando alla cassiera di dover prendere tutti i soldi che aveva sul conto per consegnarli a ai carabinieri, unica soluzione per evitare il carcere a suo figlio. La dipendente ha intuito il raggiro, ha chiamato il direttore e insieme si sono messi in contatto con la polizia. E’ a quel punto che le indagini sono partite tempestivamente. Gli agenti si sono recati a casa dell’uomo, nel frattempo svaligiata e messa a soqquadro. E’ stata rubata la tv e dei preziosi "e hanno bevuto – racconta la vittima - anche un bitter".