
Era l’ottobre 2019. In una scuola media di Fano il professore di musica Luca Bodini, 44 anni finisce nei guai. Durante un collegio docenti, richiamò l’attenzione di una collega toccandole il collo del piede con l’indice della mano destra visto che sedeva con le gambe accavallate vicino a lui. Lei il giorno dopo segnalò il fatto alla preside, il docente venne cacciato dalla scuola per sei mesi e mezzo senza contraddittorio accusato di aver fatto "un atto invasivo della sessualità della collega". La sospensione venne ridotta poi a due mesi e mezzo. Ora il giudice del lavoro Paganelli, a distanza di tre anni, ha emesso la sentenza riqualificando il fatto in "sgarberia" infliggendo una pena proporzionale all’atto pari a un mese di sospensione, condannando allo stesso tempo il Ministero a ripagare al prof Bodini un mese e mezzo di mancato stipendio.
Il docente ora racconta: "Io voglio far sapere come si possa sprofondare emotivamente all’inferno per colpa di una collega che mi ha calunniato inventandosi di esser stata anche toccata ai fianchi. Un fatto che sarebbe avvenuto ’un giovedì’, di un giorno e mese imprecisato". A proposito di questo, il giudice Paganelli nella sentenza scrive: "L’episodio dovrebbe ritenersi provato secondo l’autorità scolastica ’a causa dell’intrinseca attendibilità e coerenza del rapporto della professoressa nonché alla luce della circostanza che la difesa del Bodini non ha saputo trovare alcuna plausibile motivazione per la quale ella avrebbe dovuto inventare una accusa in danno del professor Bodini’". Scrive il giudice: "La motivazione del provvedimento è inidonea a giustificare la sanzione perché pone in capo al Bodini l’onere di provare la falsità di un’accusa che spetta invece all’amministrazione scolastica dimostrare. La parola della docente non può ritenersi da sola sufficiente per applicare la sanzione". Per quanto riguarda il contatto del dito del professore col collo del piede della collega, il giudice lo considera "volontario, sgarbato e molesto nei confronti di una collega". Da qui la proporzionalità della pena a un mese di sospensione e non a sei mesi e mezzo o due e mezzo. Bodini aveva chiesto il risarcimento del danno biologico e morale ma non è stato accolto: "Ora ho cambiato scuola – dice – ma finire nel tritacarne delle sospensioni dal lavoro, pagare gli avvocati, esser considerato colpevole a prescindere solo perché una donna accusa di esser stata toccata a un piede, mi ha scosso per sempre l’esistenza. Una ’sgarberia’ dice il giudice ma per questo si può distruggere la vita delle persone?"
ro.da.