
Fano (Pesaro e Urbino) 24 giugno 2024 - “Di solito la mattina presto li vedevo nell'orto, lui a lavorare e lei a stendere i panni. Stamattina invece l'orto era vuoto e c'era un gran silenzio”. Così Mirko Barduagni, 49enne vicino di casa di Luisa Mosconi e Giuseppe e Luca Ricci, la sua abitazione è vicina a quella di via Fanella 127 (video) dove stamattina presto sono stati ritrovati i due cadaveri, divide una parete.

“Non ho sentito nulla, né stanotte né stamattina - prosegue il racconto Barduagni -. Sono uscito di casa alle 7.45 per fare dei giri. Mia moglie è uscita un quarto d'ora dopo di me. Era tutto tranquillo. Sono tornato a casa verso le 8.30, quando hanno trovato i corpi. Quando ero lì all'incrocio (di via Fanella con via Davide Squarcia, ndr) ho visto i pompieri e la polizia davanti a casa mia e mi sono preoccupato, perché c'erano i miei figli da soli in casa, uno di 18 e l'altro di 12 anni. Poi ho capito che non era da me. Quando mi hanno detto che i vicini erano stati trovati morti, ho pensato subito ad una fuga di gas. E allora ho chiesto perché ero preoccupato, essendo casa mia attaccata alla loro”.

Rassicurato sulla sicurezza dello stabile, Barduagni non ha ricevuto altre informazioni. Poi ha visto arrivare la scientifica, il magistrato, le notizie sul ritrovamento dei corpi si sono susseguite sui social e sui mezzi di informazione… e poi il figlio Luca portato in commissariato per l'interrogatorio.
“All'inizio ho pensato ad un incidente, e spero ancora che lo sia - conclude il vicino -. Luca è un tipo tranquillo, buono buono. Non lo ho mai visto depresso. Io non li ho mai sentiti litigare. Era gente tranquilla, brave persone”.