
Fermata la banda di baby bulli
Fano (Pesaro e Urbino), 17 giugno 2025 – Erano diventati l’incubo dei giovanissimi, con rapine lampo nel cuore della città e minacce armate per pochi spiccioli e qualche telefono. Ora, dopo mesi di indagini, tre cittadini tunisini – di 18, 20 e 22 anni – sono finiti in carcere, raggiunti sabato scorso, 14 giugno, da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari di Pesaro.
Ad arrestarli sono stati i carabinieri della Stazione di Fano, affiancati dalla polizia di Stato. I tre, tutti senza fissa dimora, sono accusati di aver messo a segno almeno due rapine aggravate lo scorso gennaio, scegliendo come vittime dei minorenni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il gruppo si muoveva in branco: avvicinava ragazzi soli o in piccoli gruppi nel centro storico e li minacciava con coltelli per farsi consegnare contanti e oggetti personali. Un modus operandi veloce, violento, spavaldo.
Le indagini sono partite subito dopo le prime denunce, e hanno incrociato testimonianze, immagini di videosorveglianza e controlli mirati nella zona della stazione, dove i tre erano soliti stazionare. A convincere il giudice è stato anche il rischio di fuga e la possibilità concreta che potessero tornare a colpire.
I tre sono stati trasferiti nel carcere di Villa Fastiggi. Un quarto giovane, coinvolto nella stessa ordinanza, è riuscito a far perdere le sue tracce: è ancora ricercato.
Per i carabinieri non si tratta di un fenomeno diffuso, ma di un gruppo ben preciso, ora smantellato. Intanto, resta alta l’attenzione nelle aree frequentate dai più giovani, dove la paura, dopo quei giorni di gennaio, non si era ancora spenta.