
I giubbotti sequestrati
Fano, 29 settembre 2002 - Napoletano, 31 anni, truffa la gente vendendo giubbotti di pelle. Preferisce gli anziani, che a volte ci cascano e a cui soprattutto è facile sfilare dalle mani i soldi dopo che loro fanno il prelievo al bancomat. Come è avvenuto un mattino di pochi giorni fa, nel parcheggio del Brico Center, a Fano. Il napoletano avvicina un settantenne fanese. Gli offre un giubbotto. All’inizio è molto cortese: "Te lo vendo, dimmi te la cifra, a me va bene". L’anziano gli offre 90 euro. Quando l’altro capisce che può forzare la trattativa, gli dice che quei 90 euro sono pochi, il giubbotto vale di più e lo convince a fare un prelievo nel vicino (non è un caso) bancomat. L’anziano si fa convincere, preleva 500 euro e appena il giovane vede il contante glielo sfila di mano. L’anziano protesta, l’altro gli ammolla altri giubbotti, e fugge via coi soldi. Ma il giorno dopo, il 31enne è di nuovo nel parcheggio davanti al Brico. Anche l’anziano ci torna e lo riconosce. E lo affronta perchè pretende indietro i suoi soldi. L’altro si allontana di nuovo. Ma stavolta la vigilanza del Brico chiama la polizia: "Il nostro servizio – spiega il direttore del Brico center, Danilo Crosio – segue l’interno e l’esterno del punto vendita, anche per difendere i nostri clienti. Il nostro operatore in borghese si è accorto della lite, ha visto un uomo scappare, l’anziano gli ha spiegato il caso, quindi abbiamo chiamato il 112". Una pattuglia del commissariato di Fano, agli ordini del dirigente Stefano Seretti, blocca il 31enne. Nella macchina spuntano i capi in ecopelle del valore di poche decine di euro, ma rivenduti al prezzo di 300 euro ognuno, mentre l’uomo non risulta titolare di alcuna licenza per la vendita al dettaglio di abbigliamento. Non solo: l’auto da lui utilizzata è stata noleggiata da una società non autorizzata per certi servizi: da qui multa e fermo amministrativo del mezzo. I capi di abbigliamento vengono sequestrati e il giovane campano denunciato per truffa e furto, e allontanato con foglio di via obbligatorio. I soldi, purtroppo, l’anziano non è riuscito a riprenderseli. E sempre il commissariato di Fano ha denunciato per truffa 4 italiani, del centro-sud, perchè su una nota piattaforma on line avevano venduto, tramite accordi telefonici, e riscuotendo le cifre totali o gli acconti, un articolo per la cura dei capelli, un tablet, addirittura un trattore agricolo e un contratto di assicurazione per auto: gli importi pagati variavano da 100 a 4500 euro. Una volta riscosso, i quattro erano spariti da qualsiasi contatto, senza consegnare la merce.