ANGELICA MALVATANI
Cosa Fare

Fermo, torna il mercatino del giovedì “Un punto fermo da 42 anni”

Spiega la presidente Del Bigio: “Non abbiamo più bisogno di cercare espositori, vengono spontaneamente”

Torna domani sera il mercatino del giovedì, punto fermo dell’estate

Fermo, 3 luglio 2024 – Non c’è niente come il mercatino di Fermo per portare davvero l’estate addosso a tutti, è la stagione che si apre, la voglia di passare tempo prezioso nel cuore della città.

Torna domani sera il mercatino del giovedì, con 42anni di storia e alcuni punti fermi: “La forza di questa manifestazione sta nell’essere punto di riferimento per tante collaborazioni illustri, spiega la presidente del comitato Daniela Del Bigio, tante persone che ci seguono, seguiamo riti, si compiono gli stessi gesti ogni anno, si mandano inviti in una certa data, non abbiamo più bisogno di cercare espositori, vengono spontaneamente e quasi non c’è posto per accogliere tutti”. Un comitato che ha competenze preziose, Antonio Zappalà che organizza le mostre, Giocondo Rongoni che ne cura la parte scientifica e poi Piergiorgio Giusti e il direttore di sempre, Bibi Iacopini.

La particolarità quest’anno è la mostra di radio d’epoca per i 100 anni della prima trasmissione rai, grazie a due collezionisti eccezionali, Marco Marziali e Claudia Pierangelini che hanno portato apparecchi anche degli anni ‘30, nella sala del Capitolo in corso Cefalonia.

Il sindaco Paolo Calcinaro si dice un grande amante del mercatino: “E’ da sempre, un punto di ritrovo fondamentale per me bambino che partecipavo alle bancarelle dei piccoli. Poi da amministratore l’ho visto con un’altra ottica, è davvero punto di riferimento per turismo straniero, ciascuno di noi cura ogni aspetto e resta un mezzo strepitoso per far conoscere la città di Fermo”.

Per questo c’è un servizio Steat che comincia a girare il giovedì alle 17,30, sia dalla costa nord che da sud verso il centro, proprio per accompagnare i turisti tra le bancarelle, 178 registrate quest’anno, 33 quelle nuove, per mille e 800 metri di superficie coperta. Per l’assessore alla cultura Micol Lanzidei è un mercatino diverso da tutto quello che c’è in giro: “Tutti hanno un ricordo e esperienze che restano, parte molto emotiva di ricordi da bambini, non è estate se non c’è mercatino, grande coralità dell’evento per il settore cultura che davvero si stringe attorno al mercatino con le sue forze. Apriamo Fontevecchia, i musei, la biblioteca, ci sono laboratori, letture, è una città intera che si mette in movimento”.

I musei ogni anno registrano circa 3 mila presenze per i circa 9 giovedì di mercatino, il triplo di persone entra in biblioteca, come spiega la direttrice Maria Chiara Leonori che racconta due mostre speciali, “una dedicata alle incisioni del ‘500 di Hendrick Gltzius tra sacro e proibito.

E poi, in esposizione i manoscritti, ci saranno tre bacheche con i più bei manoscritti, uno è il più antico e risale al IX e al X secolo. 9 e 10 secolo, con la possibilità di affacciarsi sul balcone che guarda la piazza”. Dunque si comincia, Bibi Iacopini spiega che gli espositori arrivano da ogni angolo delle Marche ma anche da Perugia, Assisti, Latina, Napoli, Torino, Milano, Venezia. Novità di quest’anno è il 15 agosto, col mercatino che lascia spazio alla Cavalcata e torna il 16. Sul portico della Strada nuova ci saranno incontri di letteratura, con l’associazione Armonicamente, e musica dal vivo con la radio Stazione 41.

Angelica Malvatani