Ast, arriva un’altra tegola. Il dirigente Carelli a Pesaro. Il sindaco: "Pessimo segnale"

Il primo provvedimento del presidente della Regione Acquaroli dopo il Consiglio comunale aperto è stato lo spostamento di una figura che era già diventata punto di riferimento.

Ast, arriva un’altra tegola. Il dirigente Carelli a Pesaro. Il sindaco: "Pessimo segnale"

Ast, arriva un’altra tegola. Il dirigente Carelli a Pesaro. Il sindaco: "Pessimo segnale"

Non ha portato bene alla sanità fermana il consiglio comunale aperto voluto da sindaci e parti politiche per discutere dei tanti problemi della Ast di Fermo. La prima decisione che il presidente della Regione Francesco Acquaroli prende è quella di nominare direttore generale a Pesaro un ottimo direttore amministrativo che proprio a Fermo stava lavorando benissimo e solo da pochi. Alberto Carelli già a maggio andrà a sostituire Nadia Storti che va in pensione, tra i tanti manager in circolazione proprio un uomo che a Fermo lavorava con ottimi risultati e che si è già fatto apprezzare da tutti, dipendenti e sindacati compresi, si doveva nominare. È l’ennesimo segnale che Fermo serve per pescare professionalità e risorse, se i vertici della Regione respingono le rimostranze di chi si sente la cenerentola delle Marche poi niente fanno per parificare le cose e alla nostra sanità si rende sempre la vita difficile. Sconcertato si è detto il sindaco Paolo Calcinaro alla notizia che "il più valido direttore amministrativo della sanità fermana è stato spostato a Pesaro come dirigente, non un bel segno per il nostro territorio, come è possibile che si prenda sempre da qui, nella Provincia oggi ancora in coda nella regione per i tanti parametri della sanità? A lui va il nostro augurio di buon lavoro, con un certo rammarico".

Niente hanno potuto fare i consiglieri regionali del territorio, pare che al trasferimento di Carelli si sia opposto anche Mauro Lucentini della Lega ma la decisione, secondo voci di corridoio, sarebbe dello stesso Acquaroli che di sicuro ha avuto più a cuore l’interesse della forte sanità del nord rispetto alla piccola Ast del sud. È l’ennesima tegola su Fermo, sempre instabile, nel giro di qualche mese ci sono stati il pensionamento del direttore generale Gilberto Gentili, il ritorno di Roberto Grinta che per fortuna conosceva già il territorio e ha ripreso dove aveva interrotto, il trasferimento dell’ottima Simona Bianchi come direttrice sanitaria che se n’è tornata nel Lazio e oggi l’addio di Carelli che aveva saputo essere fin da subito una colonna forte del sistema, peraltro già a lui noto visto che aveva diretto l’allora area vasta 4 diversi anni fa. Dunque a lui sarà affidata l’Ast di Pesaro, peraltro lontana dalla sua residenza maceratese, un ruolo di assoluta rilevanza che saprà di sicuro ricoprire con competenza ed esperienza, proprio quelle qualità che servivano come il pane a Fermo.

Angelica Malvatani