Bambino investito e ucciso dallo scuolabus a Sant’Elpidio, l’esito dell’autopsia sul piccolo

Ieri il sindaco e la giunta hanno fatto visita alla famiglia di Jaghunar

Il tragico incidente di Casette d'Ete con il bimbo di un anno e mezzo travolto e ucciso dallo scuolabus

Il tragico incidente di Casette d'Ete con il bimbo di un anno e mezzo travolto e ucciso dallo scuolabus

Fermo, 9 marzo 2023 – E’ un responso forse prevedibile, ma comunque impietoso e crudo quello dell’autopsia condotta ieri all’obitorio di Fermo, sul corpicino di Jaghunar: morte per schiacciamento degli organi vitali. Un responso che aggiunge strazio su strazio a una famiglia devastata, costretta a fare i conti con l’immane perdita del loro bimbo di appena un anno e mezzo che lunedì mattina è stato investito dallo scuolabus, in via Pisanelli, a Casette d’Ete.

L’esame autoptico è avvenuto alla presenza di un perito di parte, Massimo Mentili, nominato dalla difesa del 57enne conducente del pulmino, che resta l’unico indagato. La salma sarà riconsegnata ai familiari per i funerali da celebrare secondo il rito della loro religione induista. Intanto, proseguono le indagini coordinate dal pm, Alessandro Pazzaglia, relative al fascicolo subito aperto per omicidio stradale e, ieri, la Procura ha nominato un proprio Ctu che avrà il compito di approfondire gli aspetti cinetici e tecnici di quei drammatici momenti, anche per stabilire con esattezza dove si trovava il bimbo al momento dell’impatto col mezzo: se davanti o di lato, se poteva essere visto dallo specchietto retrovisore oppure no. Nel frattempo, dopo aver raccolto diverse testimonianze, compresa quella della mamma (con l’aiuto di una traduttrice visto che la donna parla pochissimo l’italiano), il comandante della polizia locale Stefano Tofoni ha effettuato un nuovo accertamento in via Pisanelli, sul luogo dell’investimento, per acquisire ulteriori elementi utili a fare luce sul tragico fatto.

A Casette d’Ete si sta provando a organizzare una passeggiata (l’ipotesi è di farla sabato, intorno alle 18,30), magari coinvolgendo anche le tante famiglie indiane che vivono nella frazione: se l’idea va in porto, si partirebbe da via Nenni fino alla vicina casa di Jaghunar per un momento simbolico da parte della comunità locale, per far sentire i genitori e la sorellina un po’ meno soli. Ieri il sindaco Alessio Pignotti e la giunta insieme al comandante Tofoni hanno fatto visita alla famiglia Singh anche se, in realtà, in questi giorni gli amministratori e i Servizi Sociali sono rimasti in continuo contatto con i genitori di Jaghunar, tramite il mediatore culturale, per capire di cosa possono aver bisogno e quello che si può fare per loro in questa tristissima situazione.