MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Bimbo travolto dallo scuolabus a Sant’Elpidio e morto davanti agli occhi della mamma: comunità sotto choc

Il piccolo di un anno e mezzo si è avvicinato allo scuolabus, mentre la donna stava facendo salire l’altra figlia più grande. Inutili i tentativi di rianimarlo. Sul posto anche il sindaco Pignotti

L’arrivo dei soccorsi ieri mattina poco dopo le otto in via Pisanelli

L’arrivo dei soccorsi ieri mattina poco dopo le otto in via Pisanelli

Fermo, 7 marzo 2023 – Doveva essere un lunedì come tutti gli altri: lo scuolabus che, poco dopo le otto, passa in via Pisanelli, a Casette d’Ete, frazione di Sant’Elpidio a Mare, che si ferma per far salire i bambini e poi riparte. Diretto verso la scuola dell’infanzia. Invece, quello di ieri è stato un lunedì funesto, terribile. Un bimbo, il piccolo Jaghunar Singh, è finito sotto lo scuolabus che lo ha travolto ed è deceduto sul colpo. Aveva un anno e mezzo. Una tragedia che si è consumata in pochissimi, dannati, attimi, spezzando sul nascere la vita di quella creatura che si stava affacciando al mondo. Una scena indescrivibile che si è consumata con la mamma a pochi passi di distanza.

Secondo una prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine intervenute sul posto, la mamma aveva attraversato la strada (a senso unico con parcheggi da ambo i lati) con la sua bambina più grande di 5 anni per farla salire come ogni mattina sul pulmino che l’avrebbe portata alla scuola materna. In quegli stessi attimi in cui il piccolo Jaghunar, che pare fosse rimasto davanti casa in attesa del ritorno della mamma (avrebbe impiegato pochi istanti a tornare da lui), con l’incoscienza e l’imprevedibilità che sono proprie di tutti i bambini, sarebbe sceso in strada per avvicinarsi alla mamma e alla sorellina nello stesso, fatale, momento, in cui lo scuolabus ripartiva, finendo sotto la ruota posteriore del mezzo.

Le grida disperate della madre accorsa accanto al bambino riverso sull’asfalto hanno richiamato l’attenzione del conducente dello scuolabus che, ripartito, aveva percorso appena pochi metri.

L’autista, un uomo di 57 anni, si è sentito gelare il cuore quando, dallo specchietto retrovisore, ha visto quel corpicino in mezzo alla strada e ha capito a cosa era dovuto quello strano sobbalzo del mezzo di qualche secondo prima. L’assistente dei bambini è anche volontaria della Croce Azzurra. È stata le la prima a scendere dal mezzo e a soccorrere il piccolo a terra. Si è catapultata verso Jaghunar, praticando le manovre del caso in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Sul posto sono arrivati in un lampo le ambulanze e l’automedica di Sant’Elpidio a Mare, ma per il bimbo non c’era più niente da fare.

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A quel punto, alcuni militi si sono sistemati in cerchio intorno al corpicino, stendendo teli per proteggerlo dagli sguardi dei residenti e dei numerosi connazionali della famiglia (di origine indiana) richiamati in via Pisanelli dalle sirene dei mezzi di soccorso e dal pianto straziante della mamma che, sostenuta dal marito, urlava al cielo tutta la sua disperazione.

Toccavano le corde più profonde del cuore i suoi lamenti angosciati quando quella salma così minuta veniva deposta in una bara di zinco troppo grande e troppo ingiusta, e portata all’obitorio. L’ispezione cadaverica non è stata sufficiente ad accertare quanto la magistratura ritiene necessario chiarire per cui il magistrato ha disposto l’autopsia e in Procura è stato aperto un fascicolo d’indagine, l’ipotesi di reato è omicidio stradale.

Lo scuolabus è stato posto sotto sequestro. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia Locale, ma sul posto sono arrivate anche pattuglie della Polizia e dei carabinieri della locale stazione. Ieri pomeriggio in via Pisanelli è stato un viavai continuo di persone che hanno voluto mostrare vicinanza alla famiglia del piccolo Jaghunar dopo la tragedia che colpito anche tutta la comunità di Casette.