
La sede della Farmacia Comunale numero uno
L’ormai ex presidente Gian Vittorio Galeota non ha fatto in tempo a depositare le sue dimissioni dal suo incarico nelle Farmacie Comunali, che già sono iniziati (o proseguiti) i movimenti in seno alla maggioranza per individuare il successore ma, ciò che appare più rilevante, per cercare di mettere dei punti fermi nel modus operandi del Cda della società comunale per evitare il ripetersi di incidenti di percorso e per dare un proprio imprinting all’attività complessiva di Farmacie Comunali.
Certo, ciò che più attira l’attenzione è la scelta del nuovo presidente o comunque di un terzo componente del Cda. Scelta che spetta principalmente al sindaco, Massimiliano Ciarpella, concertata con le forze della coalizione di maggioranza. Intorno alla questione regna un certo riserbo dal quale sono trapelate (artatamente?) indiscrezioni su un paio di nomi come probabili papabili: Paolo Pistilli (attuale componente del Cda, nome che, in realtà, è stato tra i primi a circolare) e poi c’è l’ipotesi Gianluca Rocchi, appartenente ad Azione, candidato nella lista ‘Pse sul serio’ che ha eletto il solo presidente del consiglio comunale, Diego Tofoni, oggi coordinatore provinciale di Noi Moderati.
Di certo c’è che è molto appetita la presidenza di questa società di proprietà pubblica al 95%, in buona salute, che nel 2023 ha portato nelle casse comunali 400mila euro, che meglio avrà fatto nel 2024, che sponsorizza diversi servizi comunali e attività sul territorio. Non solo. Oltre alla questione del nuovo presidente, si prefigura un’altra innovazione, stavolta prettamente operativa, che riguarderà l’intero, rinnovato, Cda una volta che l’attuale situazione sarà superata e resettato tutto il sistema.
In sostanza, l’intenzione (espressa già da qualche forza di maggioranza) sarebbe quella di chiedere a tutto il Consiglio di amministrazione di sottoscrivere una sorta di decalogo, un impegno programmatico su scelte organizzative, su strategie finalizzate a creare equilibri tra i vari ruoli, su obiettivi da raggiungere. Insomma, dare una veste più strutturata a incarichi di nomina, che hanno una certa autonomia operativa rispetto all’amministrazione ma che comunque andrebbero inquadrati entro determinati criteri.
Insomma, il post Galeota dovrà rappresentare segnali nuovi negli indirizzi gestionali delle Farmacie Comunali. Si vedrà nell’assemblea del 4 febbraio se i tempi sono maturi per questi cambiamenti.
Marisa Colibazzi