FABIO CASTORI
Cronaca

Filmino a luci rosse con la fidanzata, dopo una lite lo invia a tutti gli amici

Il 30enne fermano è finito davanti al giudice e al termine del processo è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione più una multa di 5.000 euro per il reato di revenge porn

Revenge porn, 30enne condannato (foto generica)

Revenge porn, 30enne condannato (foto generica)

Fermo, 7 maggio 2024 – In un momento di intimità si era fatta filmare dal fidanzato in pose a luci rosse, ma dopo una lite lui aveva spedito il video a tutti i suoi conoscenti. Era stato un vero e proprio caso di cosiddetta "revenge porn", ancora un episodio in cui una giovane aveva rischiato di vedere la propria vita rovinata per un’ingenuità. Per questo motivo un 30enne fermano è finito davanti al giudice del tribunale di Fermo e, al termine del processo, è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione più una multa di 5.000 euro. Il filmino risale al febbraio 2021, ma la denuncia alla Procura della Repubblica era scattata quattro mesi dopo quando la ragazza, residente a Porto San Giorgio, era venuta a conoscenza che il video stava facendo il giro dei telefonini dei suoi amici.

Un clic e compariva quella biondina, carina, con un viso acqua e sapone che si mostrava in varie pose e senza veli. Un gioco che doveva rimanere tra lui e lei, ma che alla fine era diventato una sorta di video virale in tutto il Fermano. Sulla vicenda aveva indagato la polizia giudiziaria che aveva anche acquisito il filmino. Era stata proprio la ragazza a riferire agli investigatori che era stato l’ex fidanzato a diffondere il video dopo che lei aveva deciso di interrompere il loro rapporto sentimentale.

Tutto era iniziato con un’accesa discussione, poi lei che aveva detto basta e il giovane che aveva minacciato di diffondere quel filmino hard girato a casa di lui. C’erano state poi indagini più approfondite e un una perizia che avevano dimostrato che quel video era davvero partito dal telefonino dell’indagato. Un elemento questo che aveva subito confermato in parte quanto denunciato dalla vittima. Alla fine erano stati diversi gli elementi che avevano avvalorato l’ipotesi accusatoria.

Così il giovane fermano indagato per aver inviato il video era stato chiamato a rispondere del reato di revenge porn, che punisce la diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti. Il nuovo reato è stato introdotto dalla legge del 2019 denominata "codice rosso" ed è considerato un delitto contro la libertà morale. Tale legge, disciplinata all’articolo 612 ter del Codice Penale, punisce chiunque invii video o foto sessualmente espliciti e destinati a rimanere privati, senza chiedere il consenso alla persona ritratta.