ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Lido Tre Archi Fermo, parroco amareggiato. "Viene voglia di arrendersi"

Don Sebastiano Serafini: "Tante difficoltà per la Caritas"

Fermo, centro Caritas a Lido Tre Archi: nel riquadro il parroco don Serafini

Fermo, 26 novembre 2018 - «Lido Tre Archi ha bisogno di tante cose, più di tutto serve umanità, attenzione, vicinanza reale». C’è stanchezza nella voce di don Sebastiano Serafini, che è parroco nella chiesa di San Tommaso, ma è anche in mezzo alle persone, a girare il quartiere, a provare a capire. E a tenere ostinatamente aperto il punto Caritas che però, ogni tanto, viene la tentazione di chiudere. «Parliamo di raccolta differenziata a Tre Archi, benissimo le isole informatizzate, abbiamo chiuso con il turismo dei rifiuti dai comuni vicini. Restano però i problemi, grandissimi - dice don Sebastiano -. Io posso contare su un numero esiguo di volontari che si occupano del centro Caritas, a loro, ogni giorno, tocca il campito di ripulire dall’immondizia più diversa gettata nell’androne del punto di ascolto, abiti, rifiuti di ogni genere, in condizioni igieniche precarie, in una situazione che non è più accettabile. Se continua così penso che ci arrenderemo, non ha molto senso andare avanti».

Le volontarie Caritas si trovano sacchi e rifiuti sciolti, buttati e abbandonati come niente fosse, condizioni che davvero scoraggiano e intristiscono, proprio di fronte all’unico spazio utile ad arginare le emarginazioni. Don Sebastiano ricorda il progetto per quasi 9 milioni di euro che dovrà arrivare, da qui a due anni, almeno si spera, per riqualificare il quartiere più periferico di tutti, ma intanto quaggiù mancano i fondamentali: «Faccio solo un esempio nei servizi per le scuole: l’autista del pulmino della primaria è costretto a fermare il mezzo, scendere, aprirsi la sbarra a mano, risalire, passare e poi rifare tutta la trafila per richiudere. E questo con qualunque condizione meteo. Per l’ingresso della scuola materna ha provveduto la parrocchia ad informatizzare la sbarra, possibile che non si trovino nell’immediato due risorse per dare una risposta? Capisco che non si può arrivare a tutto ma sarebbe già un piccolissimo segnale di attenzione ed è proprio questo che manca, l’attenzione, la vicinanza, la reale comprensione di come si vive quaggiù, di quello che chiede la gente normale e ce n’è tanta che vorrebbe un quartiere sereno, non etichettato, con i servizi, la pulizia e l’attenzione che hanno tutte le altre zone della città».