Tumore al cervelletto, bambino operato in diretta: "Prelevati campioni"

Il piccolo di 9 anni del Fermano è ricoverato al Salesi. Di lui si è occupata l’équipe del primario della neurochirurgia Trignani. La primaria: "Verrà poi trasferito nell’unità di terapia intensiva"

L’èquipe del dottor Roberto Trignani primario della divisione di neurochirurgia di Torrette in uno dei delicati interventi

L’èquipe del dottor Roberto Trignani primario della divisione di neurochirurgia di Torrette in uno dei delicati interventi

Fermo, 28 marzo 2023 – L’intervento chirurgico in diretta sul canale remoto e in collegamento con i professionisti che hanno trattato il delicato caso. La rivoluzione clinica della parte chirurgica passa anche attraverso l’esperienza ‘Neuroncoped 2023’. Ieri è stato toccato il vertice di un lungo periodo di avvicinamento a profilo terapeutico che ha visto come protagonista Gabriel, un bambino di 9 anni, originario del Fermano, affetto da un tumore alla fossa cranica posteriore. In mattinata, verso le 10, è iniziato il lungo e delicato intervento chirurgico effettuato dall’équipe del dottor Roberto Trignani, primario della divisione di neurochirurgia di Torrette di cui fa parte l’area di interesse pediatrico.

Nel pomeriggio, poco dopo aver superato la prima metà della seduta operatoria, la coordinatrice dei lavori, la dottoressa Carla Marini, primaria della neuropsichiatria infantile del Salesi, è entrata in contatto diretto via ‘Meet’ con tutti i protagonisti del caso clinico in questione. A partire dalla sala operatoria: "Stiamo affrontando la parte centrale dell’intervento – ha commentato il dottor Michele Luzi, una delle colonne della neurochirurgia di Torrette, distogliendo per pochi minuti la sua attenzione dal teatro operatorio –. Dopo la fase iniziale in cui il piccolo paziente è stato addormentato, abbiamo proceduto a una incisione di 6 centimetri nella zona della nuca. Da lì, attraverso dei corridoi cranici naturali, siamo riusciti a raggiungere la lesione, subito aggredita. Abbiamo prelevato dei campioni della massa tumorale, alcuni frammenti, da inviare in laboratorio per l’esame istologico. Al momento le cose stanno procedendo bene, contiamo di terminare la seduta entro alcune ore".

In abiti da lavoro il dottor Luzi in un paio di minuti ha fatto il riassunto dell’attività chirurgica che vede al centro il piccolo Gabriel. In sala operatoria c’era anche la dottoressa Paola Coccia, direttrice dell’oncoematologia pediatrica: "I chirurghi continuano a lavorare, i campioni sono stati prelevati, si procede" ha detto la dirigente che poi ha passato la parola alla dottoressa Marini: "Una volta terminato l’intervento – ha detto la primaria di neuropsichiatria infantile del Salesi – il paziente verrà trasferito nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale (diretta dal dottor Alessandro Simonini, ndr) dove resterà sotto controllo per alcuni giorni per poi con ogni probabilità passare da noi per tutto il tempo necessario. Tra i problemi che affliggevano il bambino c’era anche quello del disturbo della vista; forse con la rimozione della massa tumorale anche questo problema verrà risolto".

Nei prossimi giorni il caso clinico del piccolo verrà aggiornato in una successiva riunione online di coordinamento per analizzare l’esito dell’intervento e le prospettive della prognosi anche alla luce del responso delle analisi istologiche. Quello di ieri pomeriggio è stato l’ultimo di una serie di briefing dedicati al bambino di 9 anni che poco più di un anno fa ha iniziato a star male: attacchi periodici di vomito, cefalea e disturbo della vista. Poteva essere una patologia non grave destinata a risolversi da sola, invece la collaborazione di tutte le figure interessate, a partire dai neuroradiologi, ha consentito di evidenziare la lesione al cervelletto e a mettere in moto la macchina delle cure di altissimo livello. Anche questo è servizio pubblico.