Via le tamerici del filare storico. Ora che accadrà?

L’ultima decisione ieri: le piante malate sarebbero destinate ad essere tagliate.

Via le tamerici del filare storico. Ora che accadrà?

Via le tamerici del filare storico. Ora che accadrà?

La grande operazione di distruzione del filare storico delle tamerici sito sul lungomare sud di Porto San Giorgio è appena iniziata. Martedì scorso hanno cominciato a piantare le nuove tamerici, dei miseri esemplari, che dovrebbero dar vita ad unfilare in sostituzione di quello originario che è in via di demolizione.

Quest’ultima infatti si prevede sia la sua sorte anche se dal Comune non fanno sapere di preciso quali siano le reali intenzioni circa il numero di piante da lasciare in vita e di quelle da avviare al macero. Difficile stare dietro alle decisioni dell’amministrazione comunale, che cambiano di continuo. Fino a ieri infatti si sapeva che tutte le tamerici sarebbero state tagliate, con formazione di un nuovo filare. Ebbene, la decisione ultimissima è stata avviata ieri e sarebbe quella di destinare alla motosega quelle ritenute malate, preferendo evidentemente segarle piuttosto che curarle, mentre le altre considerate in buone condizioni verrebbero trapiantate sul filare delle tamerici novelle. La vicenda di cui da un paio di anni sono protagoniste le piante in questione presenta dei lati oscuri che dovrebbero essere chiariti.

Dopo aver vissuto per oltre 50 anni sul lungomare sud a servizio del quartiere , improvvisamente si è ravvisata la necessita di controllarne lo stato fisico ma, se malate, non per curarle bensì eliminarle. Altra circostanza mai chiarita se è vero che la loro eliminazione sia funzionale al reperimento di spazi da dedicare a parcheggi di cui, coe si sa, sono ghiotti gli operatori commerciali. Le visite allo stato fisico di quelle piante sono state ripetute e ogni volta con la crescita delle malate.

Nell’ultimo controllo eseguito su un totale di 58 tamerici 10 riportano una classe di propensione al cedimento moderata, 20 elevata e 28 estrema, Per queste ultime non c’è scampo, per le altre non è dato sapere: "A seguito dei ricontrolli eseguiti sulle tamerici del lungomare e tenendo conto del parere della Regione Marche settore forestazione - è scritto nella relazione tecnica del sopralluogo - , si constata un peggioramento delle condizioni biologhe e strutturali di tamerici radicate nel lungomare che, nel corso del tempo, andrà ad aggravarsi. Pertanto l’intervento agronomico più opportuno per la gestione delle criticità rilevate, appare la rimozione del gruppo di tamerici, anziché il loro trapianto. In altre parole !a soluzione finale.

Silvio Sebasiani