NICOLA
Cronaca

Il candidato sindaco Anselmo: "Lavoro, credito e sicurezza. Così Ferrara può rinascere. E basta speculare sui cittadini"

L’avvocato: "Fermiamo la fuga dei giovani e il tessuto economico deve ripartire. Fabbri e Hera restituiscano gli extraprofitti generati dall’accordo sul teleriscaldamento". .

Il candidato sindaco Anselmo: "Lavoro, credito e sicurezza. Così Ferrara può rinascere. E basta speculare sui cittadini"

Il candidato sindaco Anselmo: "Lavoro, credito e sicurezza. Così Ferrara può rinascere. E basta speculare sui cittadini"

Bianchi

Avvocato Fabio Anselmo, partiamo dai grandi eventi, uno dei suoi cavalli di battaglia. Qual è la sua idea?

"Sia chiara una cosa: io sono a favore degli eventi, ci sono sempre stati anche se in altri luoghi. Ma il problema è chi li paga. Discutiamo di questo prima di stabilire il come e il dove".

Si spieghi.

"Se vuoi un grande evento devi avere società importanti capaci di mettersi in gioco con il rischio di impresa. I concerti si pagano con biglietti e sponsorizzazioni e non sostenuti con impianti di cremazione (Ferrara Tua), Farmacie comunali o Amsef. Quali sarebbero i loro ritorni commerciali? E come mai sono sempre gli stessi a sostenerli. Poi parliamo del luogo dei concerti".

Piazza Trento Trieste non andrebbe bene?

"Ho raccolto il pensiero di tanti residenti contrari e quello del vescovo il quale mi ha parlato di danni che questi eventi creano a Duomo e campanile".

Contrario anche al Parco urbano? Penso a Springsteen...

"Il Parco urbano serve ad altro. Poi perché le spese del Teatro comunale sono aumentate da 2 a 3 milioni, visto che risulta assegnatario del concerto di Bruce? Lo abbiamo chiesto al sindaco Fabbri, zero risposte".

E’ vero che contesta all’amministrazione uscente anche le spese per le luminarie di Natale?

"Sono molto belle, innegabile. Ho tre finestre che danno su viale Cavour e per le feste non ho quasi bisogno di accendere le luci dello studio (ride, ndr). Mi fanno allegria. Ma vale la pena investire 800mila euro con una sola azienda? Se sì, viva queste pacchiane luminarie. Ma visto che Ferrara vive una crisi economica importante, credo si debba fare un passo indietro".

Crisi che vuole dire mancanza di lavoro...

"Le aziende mi chiedono immigrati regolari e integrati, che abbiano una casa e possano lavorare. E chi deve farsi carico di accoglienza e formazione se non lo Stato e l’amministrazione? Ci sono fondi europei importanti mai stati intercettati. Per non parlare della crisi demografica: l’ultimo report dell’Osservatorio della Regione dice che tutte le altre province sono risalite, la nostra solo nell’ultimo anno ha un ulteriore meno 0,5%".

Ma la crisi demografica non può essere imputata alla giunta Fabbri, non crede?

"I ragazzi dopo l’Università se ne vanno e manca un ricambio. La colpa è di tutti, non solo di questa giunta. Non siamo riusciti ad investire sui giovani".

Lei cosa farebbe?

"Lavorerei sull’edilizia, dando una casa anche a prezzi agevolati. Poi aiuterei le aziende a trovare manodopera, ma soprattutto lavorerei sul credito a supporto dei ragazzi per dare una scossa all’economia. Problema del quale l’amministrazione attuale non si è mai occupata. Ci sono 9 miliardi e 300 milioni di depositi di ferraresi, città e provincia, fermi. Di questi ne vengono investiti poco più della metà, nel 2011 era l’opposto. E dove non c’è un credito legale se ne instaura uno illegale".

Non può però non ricordare i fallimenti del passato, dal crack Costruttori al disastro Carife che non hanno certo arricchito il nostro territorio...

"Ciò che avvenne allora era sintomo di una grande difficoltà e io non punto il dito solo su questa amministrazione, ma anche su quelle precedenti. Una crisi che arriva da lontano ma che negli ultimi cinque anni si è aggravata e non siamo stati capaci di governarla come hanno fatto altre città. L’ultima grossa azienda ad investire da noi è stata Berluti".

Criminalità e sicurezza: come lavorerebbe?

"Mi rifiuto di speculare sulla criminalità, dico solo che ciò che succede ora, succedeva nel 2019. La criminalità c’è, è la stessa e si è spostata".

Dal Gad però, dove oggi ci sono sentenze molto chiare...

"Non ancora definitive. E la sicurezza non si risolve con i cancelli ai parchi".

Se diventasse sindaco, li toglierebbe?

"Nei primi 100 giorni organizzerei servizi di Polizia municipale più efficienti, lavorerei per più pattuglie di carabinieri e polizia e dico che l’Esercito non serve perché è solo folklore".

Non mi ha risposto...

"Faccio parte di una coalizione, si decide insieme".

Un altro argomento che letteralmente la fa accendere: la questione teleriscaldamento. Cosa cambierebbe?

"Fabbri e Hera restituiscano ai ferraresi i soldi degli extra profitti generati dall’accordo stipulato nel 2022, fatto sulla pelle di imprese e cittadini. Gli esiti dell’indagine di Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ndr) è stata molto chiara in questo. Ferrara ha pagato più di Bologna, Modena e di altri comuni della regione che vanno a gas. Io farei come ha fatto il sindaco di Mantova che ha preteso la restituzione di oltre 8 milioni di euro dalla municipalizzata".

Parliamo di campagna elettorale: per tanti, destra e sinistra, la sua sarebbe stata gestita come un processo. Cosa risponde?

"Quando ti accorgi che i soldi dei ferraresi vengono gestiti da altri e in malo modo, che i servizi essenziali sono lasciati privi di sangue, che ci sono persone che non hanno soldi per pagarsi l’acqua calda, rispondo che rifarei tutto. E che questo si chiama processo democratico. Scoprire certe cose mi ha indignato profondamente".

Perché votare Anselmo?

"Quarant’anni di carriera parlano di coerenza. Al centro del mio interesse politico c’è il diritto alla persona. Poi ognuno deciderà liberamente ma tutti vadano a votare".