NICOLA BIANCHI
Cronaca

Vuole vendicare il figlio morto e tenta di dare fuoco al bar: ucciso. Fermati i titolari

La tragedia è avvenuta nella serata di sabato al bar Big Town, vicino al centro. La vittima è il 42enne Davide Buzzi. Lotta per la vita un 22enne, feriti in modo meno grave il titolare del locale e il padre

Ferrara, 2 settembre 2023 – Voleva vendicare il figlio morto a metà agosto, così ha cercato di dare fuoco al bar, ma è stato accoltellato e ucciso (video).

IL RICORDO DEGLI AMICI / Chi era Davide Buzzi

Il bilancio della tragica rissa (foto) avvenuta ieri sera al bar Big Town di via Bologna, vicino al centro storico di Ferrara, è così di un morto (Davide Buzzi, 42 anni), di una persona che sta lottando per la vita e di altri due feriti lievi.   

L’inferno si è scatenato poco dopo le 23, a causa di un regolamento di conti. La colluttazione è avvenuta tra quattro persone: la vittima Davide Buzzi, 42 anni, morta all'ospedale per le devastanti ferite riportate, L.P., il cugino 22enne del figlio, anch’egli colpito al ventre e ricoverato in gravi condizioni, il titolare del bar di 41 anni, Mauro Di Gaetano  e suo padre Giuseppe di 69 anni.

Fermati il titolare del bar e il padre

Il titolare del bar dove è stato ferito a morte Davide Buzzi e suo padre si trovano in stato di fermo per omicidio volontario in concorso e tentato omicidio in concorso (per il ferimento del giovane che si trovava insieme alla vittima). Si tratta di Mauro Di Gaetano, 41 anni, difeso dall'avvocato Michele Ciaccia e di suo padre Giuseppe, di 69 anni, difeso da Stefano Scafidi e Giulia Zerpelloni. Dopo gli interrogatori, andati avanti per molte ore, ora sono in attesa di un'eventuale misura cautelare che è al vaglio degli inquirenti che stanno lavorando con grande riserbo.

La tragedia del ragazzo morto

In base alla ricostruzione degli inquirenti, Buzzi avrebbe accusato i titolari del bar di non aver allertato per tempo i soccorsi nella notte tra il 12 e il 13 agosto quando il suo figliastro di 19 anni morì, proprio in via Bologna, dopo aver accusato un malore. Per questo caso una delle ipotesi investigative è che il giovane avesse assunto poco prima della cocaina che potrebbe aver esacerbato un difetto congenito al cuore, a lui già noto per un episodio precedente che già lo portò all'ospedale.

La spedizione punitiva

Ieri sera l’uomo, accompagnato dal cugino del figlio, avrebbe cercato di farsi giustizia da solo per la morte del ragazzo. I due sarebbero arrivati al locale a bordo di una Bmw nera, lasciata parcheggiata in mezzo alla strada, portando con sé una grossa tanica rossa contenente benzina o altro liquido infiammabile.

L'intento probabile era dare fuoco al bar. Il titolare e suo padre erano presenti e avrebbero però reagito. La colluttazione che ne è scaturita è terminata con Buzzi a terra, incosciente e con il volto sfigurato e tagli al collo e al petto, e con il giovane che era con lui raggiunto da una coltellata al ventre, dal basso verso l'alto.

Un morto e un ferito grave

Il 42enne è stato con molta difficoltà intubato sul posto dai sanitari del 118 ma è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale Sant'Anna di Cona: le sue condizioni erano disperate già da subito.

Il 22enne è invece riuscito ad allontanarsi autonomamente dal locale, poi è rimasto in strada al momento dell'arrivo dei carabinieri e del 118 che lo ha soccorso.

Sul posto è intervenuto un vasto dispiegamento di forze sia della Polizia sia dei Carabinieri: questi ultimi hanno la competenza investigativa, a notte inoltrata è intervenuto il nucleo investigativo per i rilievi.

Il precendente

Dalla morte del figliastro, a metà agosto, il 42enne avrebbe cercato di far giustizia al lutto che lo aveva colpito. Non solo aveva già minacciato i titolari del bar ma nelle scorse settimane, ma Buzzi aveva anche aggredito in centro un uomo che accusava di essere il possibile pusher del figlio. La sua vittima in quel caso era riuscita a rifugiarsi in un bar fino all'arrivo delle forze dell'ordine che, a fatica, erano riuscite a placare il 42enne. 

L’ennesimo fatto di sangue

Questo di Ferrara è solo l’ultimo di uno dei tanti episodi di sangue avvenuti negli giorni scorsi. A Sirolo, in provincia di Ancona, alcuni giorni fa un ragazzo è stato ucciso a colpi di fiocina davanti al fratello dopo un diverbio stradale.