PAOLA MAUTI
Cronaca

Addio alla bottega storica La Mesticheria Casadei chiude dopo 51 anni "Commossa dagli artisti"

Rosalba Castagnoli, 87 anni, non ha trovato nessuno che rilevasse la sua attività in corso Diaz: "Stanno venendo tutti a salutarmi".

Addio alla bottega storica  La Mesticheria Casadei  chiude dopo 51 anni  "Commossa dagli artisti"

Addio alla bottega storica La Mesticheria Casadei chiude dopo 51 anni "Commossa dagli artisti"

di Paola Mauti

"Purtroppo, ho avuto un problema di salute e sono nove mesi che sto quasi sempre a casa". Rosalba Castagnoli, 87 anni, sembra volersi giustificare ed è con le lacrime agli occhi che dice che il suo negozio, punto di riferimento di artisti noti e semplici appassionati, forlivesi e non, sta chiudendo i battenti. È così perché lei, ormai, fa troppa fatica, non riesce più lavorare e né le figlie né il nipote possono raccogliere il testimone della sua attività. Così, nella Mesticheria Casadei di corso Diaz 57, dall’inizio della scorsa settimana è iniziata la vendita, a prezzi scontatissimi, di tutta la merce: pennelli, colori, tele, matite colorate, tutto l’occorrente per chi, artista più o meno dotato, abbia voglia di dipingere. Cinquantuno anni di attività, sempre in corso Diaz, ma, per i primi venti anni, al civico 27. "Passavano davanti al negozio gli attori diretti al teatro e si fermavano a curiosare, ad acquistare – racconta Rosalba –. E io chiedevo loro di lasciare un firma, come segno del loro passaggio". Le firme, tante, di attori, come Dario Fo, o di artisti, alcuni molto noti, come Pier Claudio Pantieri o Maceo Casadei, sono su alcune grandi tavolozze appoggiate sopra uno scaffale, ad una parete del negozio. Tutto ha inizio nel ’72, quando suo marito, imbianchino, viene a sapere che si vende un negozio di vernici. Le propone di acquistarlo ma che sia lei a gestirlo, perché lui non avrebbe lasciato il suo lavoro. "Ma io non sapevo niente di colori, di vernici". Eppure, Rosalba decide di tentare e ce la mette tutta.

"Mio marito conosceva gli smalti, io chiedevo a lui. Ma sa chi mi ha davvero insegnato tutto? Gli artisti: quando venivano a comprare qualcosa mi dicevano di cosa avevano bisogno e, allora, mi davano tutte le spiegazioni". L’attività di Rosalba non si è mai limitata alla sola gestione. Il suo negozio è diventato anche un punto di riferimento nell’ambiente dell’arte locale, per gli eventi che amava organizzare. Dalle annuali ’cene degli artisti’, ai corsi serali di pittura, in un locale vicino, alle mostre allestite nelle vetrine, liberate della merce esposta perché gli artisti potessero disporvi le loro opere, oppure davanti al negozio, con i pittori che, a volte, dipingevano al momento, su tavoli messi a disposizione dall’amministrazione comunale e colori forniti gratuitamente da lei. E loro, gli artisti, la ringraziavano regalandole piccole opere, alcune delle quali ora sono appese alle pareti, come i quadretti in terracotta di Otello Turci. Mentre parla, Rosalba non perde di vista l’attività al banco, dove le sue figlie, in questi giorni, si dedicano ai clienti. Ogni tanto le chiedono qualcosa, il prezzo di un prodotto o dove trovarne un altro, informazioni che solo lei sa dare.

"Quello che mi commuove – conclude Rosalba – è che adesso gli artisti e tutti i clienti che hanno saputo della chiusura stanno venendo a salutarmi e mi abbracciano: saranno soprattutto loro a mancarmi".