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Alle medie subito scienze "Un’ora tutta sul sisma"

La prof Giamblanco: "Abbiamo parlato di cosa sia e sentito i racconti"

Alle medie subito scienze "Un’ora tutta sul sisma"

"Fare scuola sotto le tende è una cosa un po’ strana, ma qui si sta bene". "Però stamattina la professoressa ci ha spiegato il motivo scientifico per cui ci troviamo qui". Sono le riflessioni di Chiara e Giovanni della 3ª D della scuola media di Tredozio, dove la prima ora è stata dedicata dalla professoressa di matematica e scienze, Margherita Giamblanco, proprio a un argomento di "stretta attualità" e "con grandissimo interesse degli 11 allievi": il terremoto. "Un’ora tutta dedicata alle loro domande e ai loro racconti proprio su uno scottante argomento scientifico", precisa l’insegnante, mentre i ragazzi prendono appunti e ascoltano con grande attenzione. L’argomento è stato affrontato anche in altre classi, con un linguaggio adatto all’età dei ragazzi e dei bambini.

Professoressa Giamblanco, a proposito di terremoto, come ha trovato i ragazzi dal punto di vista psicologico al rientro a scuola sotto le tende?

"Abbastanza tranquilli. Non sembrano traumatizzati, perché aiutati dai genitori e famiglie a superare paura e choc".

Come avete trattato l’argomento non facile per dei ragazzi tredicenni?

"Dal punto di vista scientifico, come argomento di educazione civica, senza tralasciare il punto di vista emotivo".

Le loro domande?

"Sul perché delle scosse, sul perché non si possono prevedere i terremoti, come avviene per le previsioni del tempo e se ci sono scienziati che studiano il fenomeno. A questo proposito abbiamo approfondito anche l’aspetto storico, parlando del faentino Raffaele Bendandi, uno scienziato che ha fatto scuola in passato per gli studiosi dell’argomento, pur essendo un autodidatta".

I ragazzi hanno preso appunti, fatto poi relazioni o cos’altro?

"Sì, alcuni hanno messo per iscritto le risposte scientifiche e anche i racconti liberi che ognuno ha espresso, anche per confrontarsi con me e fra di loro".

Qualche esempio?

"A proposito di previsioni dei terremoti, quasi tutti i ragazzi hanno raccontato storie legate alla sensibilità degli animali. I cani abbaiano avvertendo prima le scosse, i gatti si nascondono o fuggono da casa e altri animali mandano chiari segnali. Ma la cosa più importante è sapere se c’è una qualche prevenzione di difesa per le persone, specialmente all’interno delle case e di notte".

Come?

"L’anno scorso avevamo fatto un progetto sulla prevenzione dei terremoti con i vigili del fuoco, che ora ci è tornato utile e che ripeteremo per gli alunni delle classi prime".

Quinto Cappelli