
"Appalti, basta massimo ribasso"
Giovanni Gavelli, 57 anni, di Lugo, è candidato consigliere per il Partito Comunista Italiano: si occupa di consulenza per la sicurezza sul lavoro.
Gavelli, perché si impegna politicamente?
"Credo molto nel cambiare le cose mettendosi in gioco in prima persona. Vorrei poter fare cose importanti per i lavoratori, non solo per il mestiere che faccio, ma anche a livello amministrativo politico".
Perché con il Partito Comunista Italiano?
"Perché sono comunista e finalmente, dopo anni, ho una casa che mi rappresenta. Per anni ho votato ‘male’".
Cosa fare per migliorare la sicurezza sul lavoro?
"Prima di tutto eliminare le gare al massimo ribasso e gli appalti a cascata. Si creano delle situazioni che sono incredibili con questo sistema. Poi servirebbe anche l’introduzione del salario minimo".
Come può il salario minimo aumentare la sicurezza?
"Lo si vede nei cantieri. Ci sono persone che sono a partita Iva e vengono pagate così poco da non potersi permettere non solo l’attrezzatura adeguata, ma anche partecipare ai corsi di formazione che sono fondamentali per sapere come fare bene le cose senza correre rischi. Avere i soldi significa potersi ‘permettere’ la sicurezza".
Come può il Comune agire su questo?
"Eliminando gli appalti al massimo ribasso. Bisognerebbe anche eliminare la possibilità di subappalti a cascata, almeno cercare di sollecitare in questa direzione. Eliminare quindi le cause che possono portare ad avere insicurezza. Ci vorrebbero anche maggiori controlli, quindi investire sugli ispettori del lavoro".
C’è un problema generazionale?
"Sì, non c’è passaggio di informazioni su come si lavora dai più anziani ai giovani, c’è poca formazione. I lavoratori più anziani, invece, a volte si sentono troppo sicuri con le conseguenze del caso".
Servono modifiche sulle norme?
"Il testo unico che abbiamo è uno dei migliori al mondo, bisogna applicarlo e controllare".
Matteo Bondi