Arrestato anche l’amico Fiore "Traffico di droga con l’Albania"

Autotrasportatore, progettava di gestire con l’ex parlamentare degli stabilimenti balneari a Cervia

Arrestato anche l’amico Fiore  "Traffico di droga con l’Albania"

Arrestato anche l’amico Fiore "Traffico di droga con l’Albania"

Le informazioni su Gianluca Fiore sono scarse. Vengono ricondotte a lui varie attività nel settore autotrasporto. Una ha sede a Panighina di Bertinoro, un’altra a Forlì. Nel database del nostro giornale, risulta che nel 2016 abbia messo a disposizione dei camion per portare aiuti per il terremoto nel centro Italia. "Fiore? Lo vedevi sempre in giro in Ferrari", dice qualcuno, Ma sono pochissimi quelli che lo conoscono davvero. Attentissimo l’uso dei social network. "Mi era capitato di vederlo con Pini", ricostruisce qualcuno. Un dettaglio non secondario.

Secondo gli inquirenti, lui e Pini sono "uniti da saldi e fiduciari rapporti privati e da vicendevoli interessi finanziari", che volevano "salvaguardare e ingrossare". Secondo i pm, il business di Fiore è la droga. È coinvolto in "traffico internazionale di stupefacenti" "in collaborazione con un gruppo criminale armato di origine albanese". Accuse pesantissime. Che germogliano sulle scrivanie di piazzale Beccaria nell’agosto 2020, quando due fratelli cesenati – Giorgio e Bruno Ciuccoli, 66 e 62 anni –, vengono beccati con 28 chili di cocaina al rientro dal Belgio. Il precedente viaggio verso nord l’avevano compiuto proprio con Fiore. Sulla sua Ferrari vengono messe le ‘cimici’: sono le intercettazioni a metterlo nei guai. Parla spesso con Pini, e trattano anche di mascherine.

Da una parte l’Albania, dall’altra Pini. Albanesi sono i soci a cui Fiore (46 anni) vende le quote della Fgm, azienda di trasporti con sede alla Panighina: Edi Gjoni e Ardian Hoxha sono entrambi indagati per traffico di droga dalla procura di Bologna. Mentre con l’amico Pini si occupa di ristorazione: l’espansione del brand ‘Ruggine’, nella zona industriale; hanno il progetto di acquistare uno stabilimento balneare a Cervia e perfino di partecipare al bando per gestire quello legato al Grand Hotel della località della Riviera. E poi ci sono le mascherine: secondo le accuse, Fiore avrebbe dovuto occuparsi della distribuzione; in un caso, gli procura delle Ffp2 dalla Repubblica Ceca.

Secondo la procura di Forlì, tramite il narcotraffico Fiore (il cui coinvolgimento è "pieno e chiaro") si "approvigionava di denaro da reinvestire in attività formalmente lecite o acquisto di immobili". È accusato di trasferimento fraudolento di valori (in concorso con i fratelli Ciuccoli); truffa e ricettazione (con Giorgio Ciuccoli); appropriazione indebita e altri reati. Fiore sarebbe stato socio occulto della società di trasporti della famiglia Ciuccoli.

m. b.