Cisl, 5.709 firme per i buoni pasto: "L’Ausl li aumenti, così non bastano"

La raccolta era partita il 9 aprile. Richiesta anche l’abolizione dei vincoli di orario e del divieto di cumulo

Cisl, 5.709 firme per i buoni pasto: "L’Ausl li aumenti, così non bastano"

Cisl, 5.709 firme per i buoni pasto: "L’Ausl li aumenti, così non bastano"

Questa mattina una delegazione della Cisl Fp Romagna, guidata dal segretario generale Mario Giovanni Cozza, ha consegnato al direttore generale dell’Ausl della Romagna Tiziano Carradori una raccolta di 5709 firme provenienti dai dipendenti dell’azienda, promossa dalla Cisl per sollecitare l’apertura di una discussione relativamente alla qualità e al valore economico del buono pasto. Attualmente il buono pasto ammonta a 5,16 euro, di cui 1,03 a carico del dipendente, una cifra considerata insufficiente dal sindacato per garantire pasti di qualità. L’iniziativa si propone dunque di migliorare la qualità del cibo offerto ai dipendenti, sia nelle mense aziendali che nei locali convenzionati, ritenendo che un’alimentazione sana sia fondamentale per promuovere il benessere e la salute dei lavoratori.

Le richieste principali della Cisl includono l’aumento del valore del buono pasto, l’eliminazione della distinzione tra dipendenti in orario rigido e dipendenti in orario flessibile, la possibilità di utilizzare il buono pasto senza vincoli di orario, l’abolizione del ritorno obbligatorio al lavoro dopo il pasto e la rimozione del divieto di cumulo dei buoni pasto. "La consegna delle firme non solo testimonia l’unità e la determinazione dei dipendenti nel rivendicare il loro diritto alla mensa, ma costituisce anche un’opportunità per avviare un dialogo costruttivo tra sindacato e azienda al fine di trovare soluzioni concrete e condivise – commenta il segretario Cozza –. La pressione esercitata attraverso questa azione sindacale è un segnale chiaro della volontà dei lavoratori di vedere miglioramenti tangibili nella qualità e nell’accesso al diritto alla mensa sul luogo di lavoro e nei servizi sostitutivi".

All’interno dell’iniziativa, costruita a fine marzo e lanciata pubblicamente il 9 aprile, sono state raccolte firme reparto per reparto in tutti gli ambiti dell’Ausl della Romagna. La Cisl ha dichiarato la propria intenzione dicontinuare a lavorare attivamente affinché "le richieste dei dipendenti vengano ascoltate e accolte nel rispetto dei loro diritti e delle loro esigenze, in modo da portare miglioramenti concreti e duraturi nella vita lavorativa di tutti"