QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Ex fabbrica Caproni a rischio crolli. Stanziati 150mila euro dal Demanio

Predappio, il giovane appassionato di storia Amin Khardani ha segnalato via social la pericolosità dello stabilimento storico e il sindaco Canali ha ribadito la necessità di intervenire al più presto.

Predappio, il giovane appassionato di storia Amin Khardani ha segnalato via social la pericolosità dello stabilimento storico e il sindaco Canali ha ribadito la necessità di intervenire al più presto.

Predappio, il giovane appassionato di storia Amin Khardani ha segnalato via social la pericolosità dello stabilimento storico e il sindaco Canali ha ribadito la necessità di intervenire al più presto.

La facciata dell’ex fabbrica Caproni, prospiciente la strada provinciale che da Predappio conduce a Predappio Alta, ovvero in via Zoli, è a rischio crolli. Le ultime segnalazioni sono state lanciate via social da un giovane appassionato di storia, Amin Khardani di Carpinello, che si firma Amin della Caproni. "Ma da oltre sei mesi – spiega il sindaco di Predappio, Roberto Canali – ho segnalato più volte la precaria situazione all’Agenzia regionale del Demanio a Bologna, proprietaria e quindi titolare dell’immobile". Dopo queste segnalazioni qualcosa si sta muovendo. Il Demanio ha stanziato circa 150mila euro per interventi di manutenzione della storica struttura e sono stati affidati i lavori alla ditta Technologica di Predappio. In questo modo la facciata dell’ex stabilimento Caproni dovrebbe essere messa in sicurezza per evitare crolli pericolosi anche per chi transita lungo la provinciale Predappio-Predappio Alta. Per interessamento dello stesso Benito Mussolini, l’edificio fu costruito nel 1935, dalla famiglia industriale Caproni come sede degli uffici e della fabbrica degli aerei da guerra, sopra un’area di oltre 6mila metri quadrati.

All’inizio della seconda guerra mondiale lo stabilimento dava lavoro a circa 1.400 dipendenti (operai e impiegati). Negli ultimi anni il Demanio aveva anche messo l’immobile all’asta, sempre però andata deserta. Mentre le vicine Gallerie Caproni sono state acquistate dall’università di Bologna e trasformate nel laboratorio Ciclone per trasformarle nelle gallerie del vento per studi scientifici, lo stabilimento esterno su via Zoli è rimasto inutilizzabile, abbandonato e chiuso da molti decenni.

Ora il tamponamento per evitare crolli "resta un provvedimento solo momentaneo", segnala il giovane appassionato di storia Amin, "emblema di una strutturale volontà di non recuperare uno storico immobile che potrebbe aiutare lo sviluppo turistico di Predappio". Conclude il sindaco Canali: "L’intervento del Demanio regionale almeno conterrà i danni più gravi e questo metterà in sicurezza l’edificio e il passaggio di chi percorre quella strada".

Quinto Cappelli