
Il presidente della Provincia Enzo Lattuca risponde a critiche e richieste di chiarimenti avute dal centrodestra
Il presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca risponde all’interrogazione di Marco Catalano, consigliere provinciale della Lega, e ai chiarimenti richiesti dagli esponenti di Fratelli d’Italia sullo stato di avanzamento della spesa per il programma di manutenzione delle strade. "Il Governo con i tagli drastici ai fondi – torna ad affermare con chiarezza Lattuca – mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Una decisione che per il nostro territorio, ferito da alluvioni e frane, assume i contorni di un atto irresponsabile. Ci troviamo infatti di fronte – ribadisce il presidente – a una riduzione complessiva di 1,7 miliardi di euro a livello nazionale, risorse già assegnate a Province e Città metropolitane per la messa in sicurezza di 120mila chilometri di strade che collegano il Paese. L’impatto concreto sulla nostra Provincia si traduce in una perdita secca di quasi 7 milioni di euro dal 2025 al 2028".
Lattuca ricorda che per il biennio 2025-26 le risorse assegnate passano da 5,7 milioni di euro a soli 1,7, con un taglio del 70%. Per il periodo 2025-2028, invece, su un’assegnazione di 14,3 milioni il taglio è di quasi 6,9 milioni, pari al 48%. "Nel 2024 abbiamo investito 6 milioni di euro in manutenzione straordinaria – precisa –, mentre ad oggi, per il 2025, abbiamo a disposizione solo 1,4 milioni. La nostra provincia ha 1.100 chilometri di strade e asfaltare un chilometro costa 100mila euro. Possiamo a malapena chiudere le buche, non certo garantire una manutenzione seria e la sicurezza necessaria, specialmente dopo che la nostra rete stradale è stata devastata dagli eventi calamitosi".
Inoltre "siamo capaci di spendere – ci tiene a specificare Lattuca –: un monitoraggio condotto dall’Unione delle Province italiane su 69 amministrazioni ha rilevato che, su circa 2 miliardi di risorse assegnate tra il 2018 e il 2024, a livello nazionale il 93% è stato impegnato".
Il presidente spiega come "le uniche risorse effettivamente non impegnate e da restituire ammontino a 345mila euro per gli anni 2019 e 2020, a causa delle gravi difficoltà in cui versava l’ente in quel periodo. Ma nonostante le rassicurazioni a mezzo stampa da parte del ministro per le infrastrutture Matteo Salvini – aggiunge –, a oggi l’unico atto formale è la comunicazione del taglio di 1,7 miliardi e la paralisi di risorse, che si protrarrà sino a fine luglio ed è inaccettabile. Nel frattempo, stiamo portando avanti le procedure di gara per interventi cruciali post-alluvione, per un valore di 65 milioni su 23 strade provinciali. I tagli imposti sono pericolosi – conclude – e chiediamo che il Governo passi dalle parole ai fatti e ripristini immediatamente i fondi che ha tolto".