REDAZIONE FORLÌ

Manuel Biondini, un vincitore fatto in casa

Dopo un terzo e un secondo posto, il 26enne di Longiano è arrivato primo alla 22ª edizione del concorso ’Un talento per la scarpa’

di Ermanno Pasolini

Manuel Biondini, 26 anni, residente a Budrio di Longiano, ha vinto la ventiduesima edizione del concorso ’Un talento per la scarpa’ che ogni anno viene promosso a San Mauro Pascoli da Sammauroindustria, Cercal e Comune. Una vittoria meritata ma particolare visto che si tratta della prima volta dall’istituzione del concorso che il primo posto se lo aggiudica un giovane residente nella Valle del Rubicone. Biondini a quando risale il suo primo disegno di scarpe?

"Dopo il diploma di terza media ho frequentato per due anni l’istituto tecnico per geometri. Ma ho constatato che quella non era la strada della mia vita e così dal mattone sono passato alla scarpa, iniziando a frequentare la scuola moda a indirizzo calzaturiero nell’Istituto ’Marie Curie’ di Savignano sul Rubicone e poi un corso di specializzazione al Cercal di San Mauro Pascoli".

Qual è stato il suo primo lavoro?

"A San Mauro Pascoli presso il calzaturificio di Giuseppe Zanotti, dopo avere fatto due stage, lavorando prima in magazzino e dopo tre mesi nel reparto campionario. A vent’anni però c’è stata un’altra svolta".

Cos’è successo?

"Sono andato a Fiesso D’Artico vicino a Venezia, come designer, lavorando per nomi di grande importanza e fascino come Trussardi, Borbonese, Sisley e altri marchi di fama. Dopo un anno, però, sono tornato a San Mauro Pascoli dove ho lavorato nel calzaturificio di Gianvito Rossi nell’ufficio programmazione della produzione. Ma a questo punto è arrivato il covid e mi sono dovuto reinventare andando a lavorare da Borbonese a Bologna come designer di borse. E poi ancora a Gatteo per un’azienda di Mosca e dal gennaio scorso alla P448 a Forlì". Ama solo disegnare scarpe da donna?

"La mia passione è per la scarpa con il tacco a spillo. Però la scarpa la amo in tutte le sue sfaccettature".

E come è entrato a contatto con il concorso ’Un talento per la scarpa’?

"E’ nato per scherzo quando ero in terza superiore al Marie Curie di Savignano e da sette anni di fila partecipo al concorso di San Mauro Pascoli. Nel 2019 mi sono classificato al terzo posto e nel 2021 al secondo".

Che cosa ha disegnato di così bello da fare colpo sulla giuria e classificarsi primo?

"Una collezione di scarpe per donna e uomo".

A cosa si è ispirato?

"Allo spazio, non solo dal punto di vista estroso, ma anche come frutto di una ricerca su quello che gravita intorno alla Terra che è diventata ormai una discarica con oltre 9.300 tonnellate di rifiuti spaziali. Ho immaginato di potere andare nello spazio con una navicella, raccogliere e portare a casa più detriti possibili per rielaborali, riciclandoli in 22 scarpe. Un’idea che ha fatto colpo sulla giuria".

Cosa si aspetta da questa vittoria?

"E’ stata una grande conferma di quello in cui ho sempre creduto. L’avere svolto tante mansioni diverse nel settore calzaturiero mi permette tuttora di ideare e progettare calzature realizzabili".

Qual è il suo sogno?

"Un tempo era diventare stilista. Oggi mi sono realizzato come lavoro e il sogno è continuare a disegnare scarpe sempre più originali".

Come vede il suo futuro?

"Con un foglio e una matita in mano come mi succede quando dormo e mi sveglio con una idea in testa. Prendo il mio blocchetto di carta che tengo nel comodino e inizio a disegnare".