
Mercatone cinese di via Vespucci (foto Fantini)
Forlì, 2 dicembre 2015 - Della vecchia concessionaria Audi è rimasto il simbolo con i quattro cerchi, sulla parete in vetro di quello che adesso è l’ufficio dell’Abc Mercatone. Il grande capannone di via Vespucci 3, ancora di proprietà della Ricci Giancarlo srl, è stato infatti preso in affitto da una società cinese, la Happy Home snc. Che oggi inaugurerà il mega store: aperto 7 giorni su 7 dalle 9 alle 20.30, si potrà trovare di tutto, dall’abbigliamento ai casalinghi.
A lanciarsi nella nuova avventura commerciale, che ricalca altre simili in città come il passaggio ai cinesi dell’ex Marco Polo di via Monteverdi giusto un anno fa, sono due giovani di 27 anni: Xu Jinfu, detto Luigi, e Ni Hao Mai, Nicolas.
Contratto di affitto di sei anni, rinnovabile di altri sei, ma Luigi già guarda oltre: «Speriamo di andare bene e aprire anche altri punti vendita». Il 27enne, dal 2002 in Italia, fa strada tra le ben dieci corsie di merci del mega store dove gli otto dipendenti stanno sistemando le ultime cose. «Vedi – afferma in un buon italiano –, la maggior parte dei prodotti non sono cinesi perché qui pensate che in Cina non si produca della merce buona. E invece molte grandi marche, anche italiane, vendono il made in China».
Passando nella corsia degli articoli natalizi, su cui per le prime due settimane di apertura c’è la promozione del 20%, Luigi racconta un po’ di sé e di Nicolas. «Per dieci anni ho lavorato come ambulante al mercato di Forlì – dice –, poi ho avuto un bar a Faenza. Sempre a Faenza la famiglia del mio socio ha un laboratorio di abbigliamento dove ha lavorato lui fino a oggi». E la famiglia di Luigi? «Mia moglie e mia figlia vivono a Parma dove ho un altro piccolo negozio». Il mega store forlivese però è un’altra storia: Luigi e Nicolas puntano tutto su quel capannone che per anni ha ospitato la concessionaria Audi di Ricci.
«I LOCALI – sottolinea Silvia Ricci – sono liberi da fine agosto 2014 ma siamo riusciti ad affittarli solo a fine settembre, alla società Happy Home. Hanno fatto un bel lavoro e spero abbiano successo». Poi i ricordi scorrono indietro fino al 1998: «Acquistammo il capannone perché la casa madre ci richiese una sede alternativa oltre a quella di via Valzania».
Anni di auto di lusso e successi a cui è seguita la grande crisi e la conseguente decisione di riunire le forze in un’unica sede. «Da quando abbiamo messo in affitto il capannone – racconta Ricci –, ci hanno contattato in tanti ma solo una quindicina sono venuti a vedere i locali, tra italiani, cinesi e pure alcune multinazionali. A qualcuno non andava bene il prezzo, ad altri le dimensioni del posto: 2.700 metri quadrati distribuiti su più piani. Solo i soci della Happy Home si sono dimostrati veramente interessati: sono arrivati ad agosto, a fine settembre abbiamo firmato il contratto». E oggi inizia questa nuova avventura commerciale, tutta cinese.