Premio Sara Pedri, ecco chi è la vincitrice

La targa intitolata alla dottoressa forlivese scomparsa a Cles è stata assegnata a Martina Maria Astolfi, specializzanda dell’Università ‘Magna Grecia’ di Catanzaro

A Martina Maria Astolfi il premio Sara Pedri

A Martina Maria Astolfi il premio Sara Pedri

Forlì, 21 novembre 2023 – Un premio in memoria di Sara Pedri. Questa volta l’iniziativa non parte direttamente dalla famiglia della dottoressa forlivese scomparsa all’età di 31 anni il 4 marzo 2021 a Cles, in Trentino, ma dall’Università ‘Magna Grecia’ di Catanzaro, dove la giovane si formò, e in particolare dal dottor Giuseppe Sena, 36 anni, responsabile calabrese della Società polispecialistica italiana dei giovani chirurghi (Spigc).

La targa, realizzata dal maestro orafo Michele Affidato, è stata assegnata allo specializzando distintosi per il miglior contributo scientifico ed è stata consegnata il 17 novembre durante il congresso regionale della Spigc a Catanzaro. Nel corso dell’evento hanno partecipato in streaming Emanuela Pedri, sorella di Sara, e Mirella Sintoni, mamma della dottoressa, che ha letto un sentito e commosso ringraziamento. A vincere la prima edizione del premio è stata la giovane dottoressa Martina Maria Astolfi. La consegna della targa si è rivelato un momento molto toccante per la famiglia Pedri.

È come se una parte di Sara, della sua anima, fosse stata donata a questa ragazza – commenta la sorella Emanuela –. Mi sento come quei familiari che acconsentono alla donazione degli organi di un loro caro, sapendo di salvare altre vite. Simbolicamente questo premio è il cuore di Sara che ora batte in un’altra giovane vita. Mi auguro che questo premio possa contribuire a tutelare il talento di questa ragazza e che le consenta di proseguire il suo percorso professionale con grande dignità”.

Il premio Sara Pedri, nelle intenzioni del suo ideatore, dottor Giuseppe Sena, vuole ricordare la figura di questa dottoressa tragicamente scomparsa ma anche essere un monito per tutti: “L’ambiente medico – ha dichiarato Sena – ha dinamiche ed equilibri particolari. Alcuni atteggiamenti, legati alla trasmissione del sapere chirurgico, appaiono storicamente normali. Certi comportamenti vessanti sono considerati pedagogici, ma non è così. Purtroppo il caso di Sara è solo l’ultimo di una lunga serie”.