Profughi, si scalda la macchina dell’accoglienza

Stato di pre-allerta nei comuni. Per ora gli arrivi riguardano i ricongiungimenti familiari. Le Asp: "Pronti a reperire nuovi posti"

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di Annamaria Senni

Stato di pre-allerta anche nel Forlivese e nel Cesenate per l’accoglienza dei profughi che arriveranno dall’Ucraina. I sindaci ieri hanno ricevuto una prima comunicazione e, nel frattempo, sono già state emanate disposizioni dal Ministero dell’Interno secondo cui i cittadini provenienti dall’Ucraina possono entrare in Italia senza visto.

Per ora non è prevista nessuna azione particolare: coloro che al momento stanno arrivando in piccoli gruppi e con pullman noleggiati da loro connazionali, infatti, sono dei congiungimenti e si stanno sistemando a casa di parenti e amici che si trovano in Italia. La situazione cambierà, probabilmente in capo a una settimana, quando tra gli arrivi inizierà ad esserci anche di fugge dalla guerra ma non ha familiari e amici a cui appoggiarci, In quei casi i prefetti provvederanno a reperire gli spazi di accoglienza, mentre un nuovo provvedimento di urgenza del governo si attende in settimana. Per quanto riguarda le iniziative di carattere umanitario sono stati attivati i canali del Ministero della Salute e della Protezione Civile. Abbiamo al momento una decina di posti disponibili per accogliere i cittadini provenienti dall’Ucraina – spiega Elena Baredi, presidente di Asp Cesena –. Non appena verrà data disposizione dalla Prefettura, ci attiveremo per accogliere nei centri di accoglienza straordinaria (i cosiddetti Cas) i profughi di guerra".

Verranno individuate al bisogno, spiega Baredi, le strutture dove collocare le famiglie che arriveranno dall’Ucraina e non sapranno dove alloggiare. "Ci teniamo a non separare i nuclei familiari e cerchiamo sempre di mettere assieme le persone a seconda delle loro relazioni amicali". L’ultima emergenza ha riguardato gli afghani, una ventina quelli accolti nel nostro territorio. "Abbiamo attualmente i 54 persone nei Cas – continua Baredi -, e in più abbiamo altre 60 persone che hanno già ottenuto il permesso di soggiorno". Nel Forlivese, intanto, l’assessora al Welfare Rosaria Tassinari annuncia un incontro programmato per oggi in prefettura, "dove individueremo in quadro operativo, ad oggi non ci risultano persone arrivate in città. Ma di certo faremo la nostra parte".