
L’aggressione degli ultras forlivesi si è verificato in un autogrill del Parmense
Ultras dell’Unieuro ancora al centro della cronaca. Dopo la battaglia di Rimini del 27 maggio scorso contro una frangia di tifosi di RivieraBanca (che è poi costata al team di forlivese le porte chiuse al Palafiera per i match di gara3 e gara4) arriva adesso una denuncia multipla che giunge da Parma.
Sono quattro gli ultras forlivesi indagati; l’accusa è per rapina aggravata in concorso. Inoltre è al vaglio del questore di Parma l’adozione dei daspo contro gli stessi quattro tifosi individuati dagli inquirenti. Si tratta di 4 uomini, tutti ultraquarantenni, appartenenti al tifo organizzato della Pallacanestro Unieuro Forlì.
I fatti risalgono allo scorso 7 dicembre. Quella sera i ragazzi di Antimo Martino sfidano la Ferraroni Juvi Cremona. Forlì s’impone per 79 a 74. Ma la vittoria sul campo ospite non basta ad addolcire la serata di alcuni supporter biancorossi. Quando infatti alcuni forlivesi, di ritorno dalla trasferta a Cremona incrociano in provincia di Parma, nell’area di servizio San Martino Ovest, un furgone del Bologna calcio, di ritorno dalla trasferta di Torino, esplode la tensione.
I tifosi forlivesi – secondo la versione dell’accusa – si sarebbero avvicinati al mezzo e avrebbero aggredito "con minacce e costrizione fisica" gli occupanti, due magazzinieri del Bologna e l’autista del mezzo, costringendoli – sostiene sempre l’ipotesi d’accusa – a consegnare, quale "trofeo", tre capi d’abbigliamento del Bologna. A quel punto il gruppo di tifosi forlivesi riparte rapidamente lungo l’autostrada.
Le indagini della polizia di Forlì e Parma, grazie ai riscontri sulla movimentazione dei veicoli, l’esame delle immagini degli impianti di videosorveglianza, la ricostruzione minuziosa della trasferta a Cremona, e l’acquisizione di ulteriori elementi sulle caratteristiche degli autori, ha permesso di identificare i presunti autori dell’aggressione.
Le perquisizioni delegate dalla procura di Parma, eseguite nel mese di aprile, hanno inoltre permesso di recuperare uno dei capi d’abbigliamento sottratti durante l’aggressione.