
Da ieri è tornata percorribile la strada di collegamento con Marradi. I governatori delle due Regioni al taglio del nastro: "Simbolo di rinascita".
Ieri mattina l’Appennino fra la Romagna e la Toscana, esattamente a Lutirano, una piccola frazione di Marradi, è stato testimone di un evento molto importante e simbolico per le Regioni Emilia Romagna e Toscana: la riapertura della strada provinciale 29 della Collina che collega Tredozio a Marradi, chiusa da 25 mesi per una gigantesca frana causata dall’alluvione del maggio 2023.
"La riapertura di questa strada – hanno sottolineato al taglio del nastro i governatori della Toscana (Regione che ha realizzato i lavori) e dell’Emilia-Romagna, Eugenio Giani e Michele de Pascale, alla presenza di un centinaio di partecipanti e abitanti dell’Appennino in festa – diventa così il simbolo di una rinascita non solo della montagna della Romagna Toscana, ma anche di due Regioni d’Italia che in due anni hanno dovuto affrontare cinque emergenze nazionali: l’alluvione della Romagna nel maggio 2023 e il terremoto del 18 settembre dello stesso anno, e altre tre alluvioni nel 2024 e nel 2025". Per il governatore emiliano romagnolo de Pascale, "la riapertura della Sp 29 non riguarda solo due comuni montani (Tredozio e Marradi), ma anche i collegamenti infrastrutturali delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Firenze, perché i confini fra territori ormai riguardano i bacini orografici, cioè dei fiumi, più che quelli amministrativi, come hanno dimostrato le varie alluvioni che abbiamo dovuto affrontare in questi ultimi anni". De Pascale fa un esempio: "Durante l’alluvione del maggio 2023, come sindaco di Ravenna ero in continuo contatto con i sindaci di Marradi, Modigliana e Tredozio per conoscere in anticipo la piena del fiume Lamone e suoi affluenti sul territorio della collina e montagna".
Aggiunge il governatore toscano Giani: "Il nuovo percorso della strada che riapriamo sarà di buon auspicio anche per il rilancio del turismo e di altre attività di questi territori della Romagna Toscana, legati a Firenze per cinque secoli, con paesi bellissimi ricchi di storia, tradizioni e cultura, come Tredozio, Modigliana e Portico". Per riaprire la Sp 29 Marradi-Tredozio, in località Lutirano e in un tratto franato di 327,95 metri, la Regione Toscana ha speso 900mila euro, cui vanno aggiunti 300mila per "ingegneria ambientale" (scarpate sostenute da pali di castagno e materiali naturali). Ma altri 4 milioni sono previsti per proseguire i lavori sempre sulla Sp29 verso Marradi e sulla Marradese Sp20 verso Modigliana, che diventa Sp19 nel territorio romagnolo (dove lunedì prossimo la Provincia di Forlì-Cesena aprirà un cantiere di lavori a 2,5 km da Modigliana).
Alla manifestazione hanno partecipato in prima fila molti amministratori regionali (fra cui i consiglieri Daniele Valbonesi e Niccolò Bosi), provinciali e locali, fra cui i sindaci di Marradi, Tommaso Triberti, di Tredozio, Gianni Ravagli, e di Modigliana, Jader Dardi. Commentano i primi cittadini: "La riapertura di questa strada è molto importante, ma siamo all’inizio, perché molti lavori per ricucire i danni dei nostri territori restano ancora da fare". Due note positive da mettere ancora in evidenza, tratte dai commenti di amministratori e della gente. Il giovane assessore comunale di Tredozio Carlo Versari, parlando con alcuni amici, sottolinea: "Oggi abbiamo riaperto i collegamenti non solo fra due territori, ma anche fra due comuni amici e fratelli e con la città metropolitana di Firenze". La giovane signora Maria di Lutirano corre avanti e indietro tra i presenti, prima del taglio del nastro inaugurale, gridando: "Si riapre, si riapre, si riapre, finalmente, non solo la strada, ma anche la speranza nel futuro della montagna".