
Rocca, nasce il Comitato: "Vogliamo tornare a casa"
A Rocca San Casciano, il paese della Romagna più colpito dal terremoto dopo Tredozio, sono 29 le famiglie sfollate dalle case inagibili, per un totale di 65 persone, cui va aggiunta una famiglia sfollata per danni da alluvione. Sette famiglie sono ospitate negli appartamenti del comune, due sono in albergo, una è ancora dalle suore della Sacra Famiglia, le altre sono in affitto provvisorio, una di queste a Portico. In questa difficile situazione, è sorto il ‘Comitato per la Ricostruzione post sisma e alluvione’. Gli oltre 50 aderenti hanno redatto formalmente lo statuto e nominato anche un consiglio direttivo, così formato: Lorenzo Frassineti presidente, Fabio Pompigna vice, Veronica Neri segretaria, più i cinque consiglieri Alessandro Camporesi, Alina Mafteiac, Aurelio Palmiero e Gianluca Volgarino.
"Noi componenti del consiglio – racconta il presidente Frassineti – siamo quasi tutti sfollati. Io, per esempio, ho trovato sistemzione a Portico, con la compagna e la bambina, perché a Rocca è anche difficile trovare appartamenti in affitto. Le finalità del Comitato sono diverse, ma in primo luogo chiediamo che il governo dichiari al più presto lo stato di emergenza nazionale", in base alla richiesta del 3 ottobre del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che prevede danni per i primi 100 milioni e l’elenco dei comuni interessati: Tredozio (il più colpito), Rocca San Casciano, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Dovadola, Galeata, Predappio, Meldola e Bertinoro, Brisighella e Casola Valsenio (Ravenna), e Borgo Tossignano (Bologna). A questo proposito sono stati già fatti due incontri del Comitato a Rocca, il primo con 80 persone, fra cui il sindaco, Pier Luigi Lotti, e la deputata di Forza Italia ed ex sindaca Rosaria Tassinari, il secondo fra una delegazione del Comitato e l’onorevole Alice Buonguerrieri, responsabile provinciale di fratelli d’Italia.
"Entrambe le parlamentari – racconta Frassineti – si sono impegnate a sollecitare il Governo, perché dichiari al più presto lo stato di emergenza nazionale. La stessa cosa chiederemo al deputato della Lega, Jacopo Morrone". Sempre per lo stesso motivo, una delegazione di rocchigiani domenica scorsa ha incontrato a Dovadola il presidente regionale Bonaccini.
"Nei prossimi giorni – aggiunge il presidente del Comitato per la ricostruzione – incontreremo altri comitati o gruppi di cittadini formatisi nei paesi più colpiti, fra cui quello di Tredozio. Inoltre, dopo aver incontrato l’amministrazione di Rocca, con a capo il sindaco Lotti, chiederemo d’incontrare la giunta dell’Unione, guidata dal presidente Francesco Tassinari, sindaco di Dovadola".
Aggiunge il presidente del neo Comitato: "In pratica chiediamo aiuti concreti per affrontare le spese per la ricostruzione e messa in sicurezza delle case, ma anche per le spese immediate che non sono poche. A questo scopo il Comune di Rocca ha lanciato una sottoscrizione. Il nostro obiettivo finale è quello di sistemare le case terremotate e tornare ad abitarle al più presto, prima che ci prenda lo scoraggiamento e ce ne andiamo, cosa che sarebbe il terremoto peggiore per i paesi dell’Appennino".