Sanità, scontro FdI-Pd: "L’Ausl è un fallimento": "Critiche vergognose"

Nel mirino le liste d’attesa. I dem difendono gli investimenti della Regione

Sanità, scontro FdI-Pd: "L’Ausl è un fallimento": "Critiche vergognose"

Sanità, scontro FdI-Pd: "L’Ausl è un fallimento": "Critiche vergognose"

Spesa sanitaria, Ausl unica e liste di attesa sono al centro del dibattito politico tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico. Le accuse al Pd regionale di privatizzare ‘di fatto’ la sanità, sono arrivate dalla deputata Alice Buonguerrieri, presidente provinciale di FdI. "Liste di attesa così lunghe fanno sì che le persone debbano per forza rivolgersi al privato per ottenere le cure di cui hanno bisogno". Il giudizio sull’Ausl unica della Romagna è negativo da parte di Luca Bartolini, dirigente di Fratelli d’Italia a livello forlivese. "Una mega azienda i cui risultati sono fallimentari – ha dichiarato –, sia sotto l’aspetto del risparmio delle risorse che sono aumentate; sia sotto l’aspetto della qualità dei servizi sanitari ai cittadini, che sono palesemente peggiorati come dimostrano i lunghi tempi d’attesa per gli esami specialistici e per le lunghe code ai pronto soccorso".

A sostegno della tesi, i due esponenti di FdI portano poi i dati dell’Osservatorio della Fondazione Gimbe: negli ultimi 10 anni la sanità ha subìto tagli per 147,5 miliardi di euro. Un ammanco imputabile, secondo Buonguerrieri, ai governi Conte, Draghi, Letta, Gentiloni e Monti. "Una situazione a cui il governo Meloni sta ponendo rimedio – afferma – con uno stanziamento record di 136 miliardi".

Dura la replica della segretaria territoriale del Pd forlivese, Gessica Allegni: "Che siano le forze di destra ad accusarci di avere distrutto la sanità pubblica è vergognoso". La sanità regionale, secondo Allegni, pur con alcune criticità, è un esempio per l’intero paese. "Gli investimenti messi in campo in Emilia-Romagna sono molteplici – prosegue – e sempre finalizzati alla garanzia di una sanità pubblica efficiente, per tutti. Vale per le Case della comunità, che qui sono nate prima che in altre parti d’Italia, o i Cau, che hanno proprio la funzione di ridurre le attese nei pronto soccorso". Ricorda poi come il Governo abbia tagliato 1,2 miliardi di euro di fondi Pnrr alle Regioni. "È la stessa Fondazione Gimbe – afferma la segretaria territoriale – a sostenere che la sanità italiana sta andando verso il baratro, evidenziando i tagli della destra di Giorgia Meloni che comporteranno un calo dell’incidenza della spesa per la sanità sul Pil, che passa in 5 anni, tra il 2020 e il 2025, dal 7,4% al 6,2%".

Chiosa finale di Bartolini che, nella sua contro-replica, torna sull’Ausl Romagna: "Quando la si critica, si tocca un nervo scoperto della sinistra".

Matteo Bondi