Sara Pedri, la sorella Emanuela: "Un video sui social per ricordarla"

Proseguono le ricerche del corpo della ginecologa forlivese scomparsa da oltre un anno. La famiglia: "Sara vive attraverso il vostro amore"

Forlì, 19 ottobre 2022 - "Il ricordo di Sara vive non solo attraverso la nostra famiglia, ma anche attraverso voi". In un video di poco più di 4 minuti pubblicato sui social network Emanuela Pedri si rivolge ai tanti che hanno conosciuto in questi anni la vicenda della sorella, Sara, ginecologa forlivese scomparsa il 4 marzo 2021 all’età di 31 anni (la donna si sarebbe buttata nelle acque del torrente Noce, a Trento, da un'altezza di una novantina di metri).

Sara Pedri, ultima puntata delle ricerche: fiutata una traccia nel lago di Santa Giustina - Cani specializzati e scanner hi-tech per ritrovare il corpo di Sara 

Le ricerche del corpo di Sara Pedri
Le ricerche del corpo di Sara Pedri

Le ricerche della donna sono riprese in questi giorni nel lago di Santa Giustina, il più grande invaso artificiale della provincia di Trento. Emanuela è consapevole che ci sono condizioni ambientali "che non sempre aiutano" questo genere di attività. "Non ci illudiamo. Questa attesa continua da essere difficile, viene però addolcita dai pensieri delle persone che rivolgono un pensiero a Sara. Il miracolo è stato proprio questo".

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Sara "è diventata parte di tante famiglie, come una sorella, una figlia, un'amica, una collega. A Sara vogliamo bene tutti. La amano in tanti, oggi". Il miracolo, ripete, è questo amore che ha contagiato tante persone, che della 29enne hanno conosciuto la drammatica vicenda solo attraverso i fatti di cronaca. La famiglia Pedri sull'esito dell'attività delle forze dell'ordine resta "fiduciosa e realista". Le ricerche "non si interromperanno oggi se non dovesse essere trovata".

La speranza è che le acque del lago di Santa Giustina "possano ridarcela. Chi c'è caduto - purtroppo sono stati tanti - è stato ritrovato". Emanuela intende tenere viva la speranza e il ricordo della sorella "continuano a parlare di Sara, facendola conoscere a 360°. Lei è il simbolo di quella battaglia durissima che combattiamo un po' tutti, che è quella del bullismo e del mobbing. Vogliamo mantenere vivo il suo ricordo anche attraverso di voi". A spingere Sara a farla finita sarebbero stati gli atteggiamenti vessatori (sui quali la procura di Trento ha aperto un fascicolo), da parte dell’ex primario del reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo, e della sua vice, Liliana Mereu, che hanno sempre respinto ogni addebito.

Il post di Emanuela

Ecco cosa ha scritto stamattina la sorella di Sara sui social: "Dopo 3 giorni di intensa e massiccia operativitá nella ricerca di Sara, le ricerche si sono concluse. Avevamo parlato di speranza ma anche di un miracolo.  Sapevamo che non sarebbe stato facile per due motivi fondamentali: l'ambiente avverso e il tempo passato. Nonostante la grande delusione di non averla trovata e portata a casa, siamo sempre stati realisti e consapevoli che poteva andare così.  Parlando ieri sera con il Comandante Maggiore Guido Quatrale, che ringraziamo con tutto il cuore per l'impegno e la grande professionalità, ci siamo ripromessi che continuerà ad esserci una costante perlustrazione ed un' attenzione speciale al lago per cercare Sara perché, a detta sua, "Sara è diventata come una loro figlia".  Le ricerche non finiranno mai finché Sara non torna a casa...NON È UNA FINE MA UN INIZIO.

Ringraziamo con commozione i cani dalla Germania, addestrati per la ricerca cadaveri in acqua, l'unità cinofila dei carabinieri di Bologna, specializzata nella ricerca di cadaveri in ambiente terrestre, il nucleo sub di Genova e i vigili del fuoco di zona tra Cles, Cagnò, Tassullo, Taio e Banco e tutti i volontari coinvolti nella ricerca.

Un ringraziamento speciale va al "MIO CAPITANO" Guido Quatrale che ha coordinato le ricerche in maniera impeccabile senza tralasciare nulla e credendoci fino in fondo. Io e la mia famiglia ringraziamo sempre l'Associazione Penelope Italia Odv che è parte integrante di questa ricerca continua (sia quella fisica, che della verità), senza la quale nulla di tutto questo sarebbe potuto succedere. Un grandissimo GRAZIE va a tutti voi che non ci avete mai abbandonato e avete reso l'attesa più dolce con pensieri e parole di sostegno e vicinanza".