SOFIA NARDI
Cronaca

Storico gestore torna in centro, Zondini: “Il mio cuore era rimasto qui”

Dopo aver fondato e lanciato Benso in piazza Cavour (citato anche dalla guida Michelin), una breve esperienza alle Martinelle di Predappio: “Ma, vicino ai 70 anni, vado al lavoro in bici”

Roberto Zondini davanti al ristorante che si affaccia sui Giardini Orselli (foto Frasca)

Roberto Zondini davanti al ristorante che si affaccia sui Giardini Orselli (foto Frasca)

Forlì, 2 marzo 2025 – Si torna sempre dove si è stati bene. Può dirlo forte Roberto Zondini, una delle anime fondatrici di Benso di piazza Cavour, che, dopo oltre un anno lontano da ‘casa’ è tornato al suo ristorante, più motivato di prima. “Nell’ottobre del 2023 – spiega – avevo lasciato per buttarmi nel progetto delle Martinelle, a Predappio. Un progetto che trovo meraviglioso, che fa onore a chi l’ha pensato, ma che ora ho deciso di lasciare, pur rimanendo in ottimi rapporti con tutti”.

Le ragioni? Un po’ pratiche, e un po’ sentimentali: “Tra poco compirò settant’anni e devo tenerne conto: ora sono contento di poter andare a lavorare in bicicletta. Poi c’è da dire che una parte del mio cuore è sempre rimasto a Benso”.

Zondini ha cominciato in viale Corridoni, con la caffetteria nata dove i genitori avevano un negozio di frutta e verdura, con bar tabacchi, che lui trasformò nel tempio degli aperitivi. Poi ‘Tinto’ in piazza XX Settembre e la trattoria ‘Petito’, di nuovo in viale Corridoni, per circa 15 anni. Poi Benso, una volta e ora una seconda: Zondini è stato riaccolto a braccia aperte. “È stato un piacere reciproco: abbiamo capito che, evidentemente, ci arricchivamo a vicenda”.

Per Zondini resta intatto anche il fascino del tipo di cucina proposto da Benso, particolarmente ricercato, sempre teso a creare sapori e accostamenti nuovi: “Mi piace molto questo modo di fare ristorazione, una vera sfida quotidiana portata avanti da una squadra affiatata e professionale”.

A Zondini non dispiace ripercorrere la storia del locale nato nel 2019 e menzionato sulla guida Michelin (quello delle mitiche ‘stelle’, un riconoscimento che però non è stato ancora concesso). Una storia che poi, in molti punti, coincide con la sua: “Quando il locale ha aperto – ricorda – era una scommessa della quale non conoscevamo l’esito. Nel corso del tempo abbiamo visto alti e bassi, come tutti, ma possiamo dire di aver conquistato molte persone che si sono innamorate dei nostri sapori. In tanti vengono da fuori per assaggiare i nostri piatti, ma una bella soddisfazione è quella di essere riusciti anche a conquistare molti forlivesi che inizialmente si erano dimostrati scettici e che ora, invece, sono clienti abituali”.

Tra loro anche molti giovani: “Sono sempre contento di vedere tanti tavoli occupati da ragazzi, alcuni anche poco più che ventenni, curiosi di sperimentare una proposta diversa in un ambiente piacevole e tranquillo. Del resto – garantisce Zondini – per apprezzare i nostri piatti innovativi non ci vuole un palato speciale, ma solo una certa dose di curiosità”.