Torna il ’Forlì Pride’. Una sfilata arcobaleno tra diritti e polemiche

La manifestazione, alla 3ª edizione, si terrà il 14 giugno: si accende il dibattito. Il Popolo della Famiglia: "Evento divisivo". Allegni (Pd): "Teorie oscurantiste".

Torna il ’Forlì Pride’. Una sfilata arcobaleno tra diritti e polemiche

Torna il ’Forlì Pride’. Una sfilata arcobaleno tra diritti e polemiche

La comunità arcobaleno forlivese torna, per il terzo anno consecutivo, a sfilare lungo le strade della città, venerdì 14 giugno con il ’Forlì Pride’. Il corteo si concentrerà alle 18 in piazzale della Vittoria (lato ingresso giardini della Resistenza) per partire alle 19. Dalle 20 al Volume bar del campus universitario si terrà il ‘Pride party’. Non sono ammesse bandiere e simboli di partito o di sindacato. Quest’anno il motto della manifestazione sarà ‘R-esistenze’ per tenere alta l’attenzione contro le discriminazioni e i pregiudizi che subisce la comunità Lgbtqia+.

E si accendono già le contestazioni da parte del fronte cattolico, in particolare, dal Popolo della Famiglia: "Questa manifestazione è divisiva e non rappresentativa. Lo riteniamo un attacco ai valori della famiglia e un’offesa alla sensibilità dei credenti, per la sguaiatezza che contraddistingue l’evento, i frequenti attacchi gratuiti ai simboli cristiani".

Il movimento guidato da Mario Adinolfi ne fa una questione politica: "L’orgoglio omosessuale rappresenta la bandiera della sinistra che scambia l’inclusione con l’imposizione alla popolazione di un modello minoritario. La compagine di Rinaldini ne sarà entusiasta, siamo sicuri, invece, che questa ostentazione per le strade non troverà il sostegno dell’Amministrazione". Il Popolo della Famiglia sottolinea l’importanza di riportare in Europa alcuni valori che sono andati persi: "La famiglia naturale va difesa per garantire un futuro al nostro continente. Per questo – conclude il comunicato – invitiamo a votare il nostro candidato al Parlamento europeo per la lista Libertà, Mirko De Carli".

In risposta all’attacco del Popolo della Famiglia, Gessica Allegni, segretaria del Pd forlivese: "Affermare i propri diritti non può mai essere divisivo e il pensiero unico di cui il Popolo della Famiglia parla è quello della destra di cui fanno parte. Le teorie oscurantiste esposte dal partito che appoggia il sindaco Zattini non hanno alcun fondamento scientifico e sono offensive". Sull’annosa questione della famiglia tradizionale, Allegni incalza: "Parlano di bandiere, ideologia e lobbies Lgbt: per noi non esistono famiglie di serie A o serie B, noi parliamo di inclusione. La destra sogna un Paese con una gerarchia dei diritti a seconda dell’orientamento sessuale o del credo religioso". La nota del Pd forlivese si conclude con una riflessione per l’imminente chiamata alle urne: "Le elezioni ci rivelano chi scende in campo per stare accanto ai fragili e chi invece vuole riportarci indietro di secoli".