SIMONE CASADEI
Cronaca

Unieuro (quasi) sempre avanti. C’è un dominio da confermare

Vigevano mai avanti in gara1, appena 4’ in gara2. E per 48’ su 80, Forlì è stata almeno a +10

Unieuro (quasi) sempre avanti. C’è un dominio da confermare

Unieuro (quasi) sempre avanti. C’è un dominio da confermare

Le prime due partite della serie sono state a senso unico, o quasi. Forlì ha dominato gara1, approcciata alla grande e poi condotta in crescendo, al netto di un ultimo quarto di gioco di assoluta gestione. È stata invece un poco più combattuta gara2, ma anche qui, una volta preso il comando, i biancorossi non hanno mai palesato segnali di cedimento o disattenzione. Certo, il fattore campo gioca la propria parte e questa sera è lecito attendersi una Vigevano ancor più combattiva e gagliarda rispetto alla prova di martedì sera. Ma l’autorevolezza con cui gli uomini di Antimo Martino hanno imposto la propria legge fa ben sperare.

Il dato più eclatante, su tutti, è indubbiamente quello legato al punteggio. La Pallacanestro 2.015 è stata costretta a rincorrere gli avversari soltanto per qualche minuto del primo periodo di gara2. Per la precisione, Peroni ha realizzato il tiro del sorpasso sul 5-6 dopo 4’26” di gioco martedì sera, prima di finire sotto fino a -6 (11-17) con la tripla di Bertetti. Quindi l’immediata reazione e l’impatto con Zampini sul 18-18 a 8’41”, prima di mettere la freccia e allungare. Ciò significa dunque che Forlì, in 80’ complessivi disputati, è stata sotto nel punteggio per appena 4’15”: una vera e propria supremazia sul parquet.

Ancor più eclatante, poi, il computo dei minuti in cui l’Unieuro ha condotto le danze con un vantaggio in doppia cifra. Se in gara2 ha potuto contare su 10 o più punti di margine ‘solo’ per 14’10” – di cui gran parte nel secondo tempo –, in gara1 il dominio è durato addirittura 33’55” del match. Per 48’05” Cinciarini e compagni, quindi, hanno veleggiato sulla doppia cifra di vantaggio: quasi una partita e un quarto di gioco.

Numeri impressionanti, considerando l’assenza di un elemento del calibro di Kadeem Allen e, quindi, quella di Luca Pollone per gran parte di gara2. Non si tratta comunque di un record assoluto tra le partite delle varie serie sin qui disputate. Fortitudo Bologna e Cantù hanno infatti addirittura saputo fare di meglio. Proprio come l’Unieuro, nessuna delle due è finita sotto nel punteggio in occasione di gara1. La Effe, poi, in gara2 contro Treviglio si è superata: ha rincorso la squadra di Valli per appena 1’49” a inizio partita, tra lo 0-2 e il 6-6. L’Acqua San Bernardo si è invece posizionata esattamente a metà tra Fortitudo e Forlì: Cividale ha guidato soltanto 3’03” per due brevi passaggi tra prima e seconda frazione.

Minuto più o minuto meno, è evidente che in tutti e tre i casi si è trattato di una superiorità piuttosto marcata, che altre big della categoria non hanno sinora saputo rendere così evidente. A cominciare da Trieste, ad esempio, potenziale prossima avversaria dei romagnoli in semifinale. Strappare per due volte lo scalpo di Torino fuori casa è un risultato tutt’altro che banale, ma entrambi i match sono stati all’insegna dell’equilibrio. Anche Trapani e Udine, seppur entrambe avanti per 2-0 rispettivamente contro le incerottate Assigeco Piacenza e Juvi Cremona, hanno dovuto attraversare momenti di difficoltà. Al punto che i friulani, in gara2, hanno esultanto soltanto dopo un overtime. Se queste sono le premesse, insomma, l’Unieuro è davvero a metà del guado per accedere al turno successivo: ora deve completare bene il proprio lavoro.