REDAZIONE FORLÌ

Vini, il caso delle etichette "Un sorso non è abuso di alcol L’Europa non li confonda"

L’Irlanda fa scrivere sulle bottiglie le controindicazioni. L’eurodeputata Basso (Lega) in visita alla Caviro: "Patrimonio fondamentale da tutelare, non da criminalizzare".

Vini, il caso delle etichette "Un sorso non è abuso di alcol L’Europa non li confonda"

L’eurodeputata Alessandra Basso e il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli sono stati in visita alla Caviro, colosso del vino che ha sede a Faenza ma la sua più grande cantina si trova a Forlì, nella frazione di San Giorgio. L’obiettivo: dire "no all’etichetta sanitaria". "Un attacco sferrato dall’Europa contro le eccellenze agroalimentari italiane. Saremo sempre al fianco dei produttori vitivinicoli". È quanto hanno dichiarato i due politici della Lega in merito alla decisione dell’Irlanda di indicare sulle etichette di vino, birra e liquori avvertenze come "Il consumo di alcol provoca malattie del fegato" e "Alcol e tumori mortali sono direttamente collegati".

Caviro è leader in Italia tra le cooperative vitivinicole e punto di riferimento nel segmento produttivo dei vini confezionati. Ad accoglierli per la visita a San Giorgio (nella foto) c’era Carlo Dalmonte, presidente del Gruppo Caviro. "Il via libera dell’Unione Europea a questa norma rappresenta un pericoloso precedente che mette a rischio un prodotto simbolo del nostro Paese e una filiera di qualità che crea indotto e occupazione – ha specificato Pompignoli –. Non distinguere tra uso e abuso di alcol, equiparando il consumo moderato e consapevole di vino all’assunzione sregolata di superalcolici, è disinformazione. il vino in Italia e in Romagna in particolare è territorio, cultura, tradizione, economia e lavoro. La decisione dell’Unione Europea, dunque, è assolutamente sbagliata e si traduce in un attacco sleale alle nostre produzioni".

"Il vino è un patrimonio da tutelare – ha aggiunto Alessandra Basso –, non certo da criminalizzare, come vuole fare l’Europa: quella stessa della carne sintetica, degli insetti e del latte in polvere. Dobbiamo impedire che venga colpito un altro settore fondamentale dell’economia italiana e ci schieriamo a fianco delle nostre eccellenze".