LUCA BERTACCINI
Politica

La serie Sky su Mussolini: tutta Italia ne discute, i politici la ignorano

Forlì, su cinque amministratori (tre parlamentari e due primi cittadini) di centrodestra solo Roberto Canali, sindaco di Predappio, ammette: “‘M.’ ? La guarderò”

Luca Marinelli, classe 1984, nei panni di Mussolini nella serie tv ‘M.’; nel riquadro, il parlamentare della Lega, Jacopo Morrone

Luca Marinelli, classe 1984, nei panni di Mussolini nella serie tv ‘M.’; nel riquadro, il parlamentare della Lega, Jacopo Morrone

Forlì, 17 gennaio 2025 – Cosa fanno i nostri amministratori quando sono a casa? Di sicuro non guardano le serie trasmesse da piattaforme come Sky, Netflix e via dicendo. E di sicuro non guardano, salvo un’eccezione – il sindaco di Predappio, di centrodestra, Roberto Canali – la serie ’M. Il figlio del secolo’, diretta da Joe Wright.

Nelle otto puntate dell’opera – quattro finora quelle disponibili su Sky – un sublime Luca Marinelli interpreta l’ascesa e la gestione del potere di Benito Mussolini (e, si presume, la caduta: siamo in attesa della quinta puntata della saga). Abbiamo chiesto ai nostri tre parlamentari e a due sindaci di centrodestra cosa pensano della serie, ispirata dai libri, notevoli, di Antonio Scurati.

Con Gian Luca Zattini, la faccenda si risolve in un secondo: il sindaco di Forlì non guarda serie tv. Va meglio con il collega di Predappio, per ovvi motivi doppiamente interessato alla novità televisiva. “Ho registrato le prime puntate, devo ancora vederle. Certo, c’è curiosità. Sono stati bravi a creare attesa e il battage pubblicitario ha certamente generato curiosità nelle persone”.

Canali pronuncia una frase che tornerà spesso in questo articolo: “Ho poco tempo per vedere serie”. Quando capita, il sindaco si orienta verso prodotti che parlano di questioni di natura giudiziaria. “Ribadisco che ho poco tempo, non ho letto nemmeno i libri di Scurati, tocca leggere documenti di lavoro. La prima idea che mi sono fatto della serie ’M.’? Mi sembra di aver capito che la figura di Mussolini venga presentata in maniera un po’ caricaturale”.

Predappio
Roberto Canali, sindaco di Predappio

Sulla stessa lunghezza d’onda Alice Buonguerrieri, parlamentare di Fratelli d’Italia. “Non ho tempo per vedere la tv in generale, dunque non ho visto la serie”. Buonguerrieri ci rimanda poi a un editoriale del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che a modo suo demolisce il prodotto Sky (in sintesi: Mussolini viene dipinto come una macchietta).

Passiamo a Rosaria Tassinari, che in Parlamento rappresenta Forza Italia. “Ho sempre poco tempo e non l’ho ancora vista. Sono vicende che hanno segnato l’Italia e nello specifico il nostro territorio”. La guarderà? “Non so se troverò il tempo, guardo in generale poche serie. E no, non ho letto i libri di Scurati”.

Qualcuno ricorda Cento Vetrine, la soap opera - ci affidiamo a wikipedia - andata in onda dal 2001 al 2016 per oltre 3.300 puntate che racconta gli intrecci sentimentali dei protagonisti in un centro commerciale? Bene, a toglierla dalla naftalina della memoria è il deputato della Lega, Jacopo Morrone: “L’ultima serie tv che ricordo di aver visto è Cento Vetrine, che andava in onda proprio quando tornavo da scuola e accendevo la tv mentre pranzavo. Parliamo di oltre due decenni fa”. Morrone è nato nel 1983.

Entrando nel merito, “non ho visto le prime puntate di M e credo che non vedrò neppure le prossime. La ragione principale riguarda la mia attività politica e istituzionale che riempie le mie giornate anche festive e di sera si allunga fino a tardi. In ogni caso la serie televisiva non mi incuriosisce più di tanto. Dai molti commenti e dalle diverse critiche anche assai autorevoli apparse nei media mi dà l’idea di non essere un capolavoro imperdibile. Credo che non sia stato centrato neppure il battage pubblicitario, per lo meno quello straripante di miopie ideologiche dell’autore e dell’attore principale di cui ho letto alcune uscite che rasentano la comicità”. Recupererà leggendo i libri di Scurati? “No e non credo che li leggerò. Si tratta di storia romanzata, ovvero romanzi storici anche avvincenti che però nessuno dovrebbe scambiare per saggi di storia. Preferisco di gran lunga libri che approfondiscano periodi o personaggi storici con la garanzia di autori che propongano testi assolutamente ben documentati, autorevoli e, per quanto possibile, obiettivi”.