Fausto Gresini: funerale all'autodromo di Imola. Capirossi in lacrime

Cerimonia privata sulla terrazza del museo Checco Costa, tra i presenti Melandri e Paolo Simoncelli. Sgrilli: "Travolgeva tutti con la sua energia". Il rombo delle moto in filodiffusione

Imola, il funerale di Fausto Gresini (Gresini Racing)

Imola, il funerale di Fausto Gresini (Gresini Racing)

Imola (Bologna), 27 febbraio 2021 - Il silenzio di una città stretta attorno al suo campione. Migliaia di persone, in tutto il mondo, collegate a distanza sul web per dare l’ultimo saluto a Fausto Gresini. La cornice della terrazza del museo Checco Costa, all’autodromo Enzo e Dino Ferrari, per ospitare una cerimonia funebre strettamente e necessariamente privata in ottemperanza agli stringenti protocolli anti contagio disposti nell’opera di contenimento dell’emergenza sanitaria in corso.

Sullo sfondo una gigantografia del pilota festante dopo una delle sue due grandi vittorie iridate. Poco distante un’immagine dello stesso Gresini sorridente con tanto di calice di vino poi la sua invincibile moto Garelli del Team Italia, il suo casco e la sua tuta. Il feretro al centro della sala, una bara in legno chiaro per l’ultimo viaggio delle spoglie del due volte campione del mondo della classe 125 nel 1985 e 1987.

Alle 10 in punto il minuto di silenzio introdotto dalle parole del sindaco di Imola, Marco Panieri. Contemporaneamente, ad un chilometro scarso di distanza nel centro storico della città, l’impianto di filodiffusione diffonde un ricordo del campione seguito dal rombo delle sue moto. Sullo schermo parte una recente video intervista dell’ex centauro che ripercorre le straordinarie tappe della sua carriera in pista e da team principal della Gresini Racing. Tocca a Sergio Sgrilli, noto comico ed amico personale di Fausto, moderare la diretta streaming del commiato: "Travolgeva tutti con la sua energia positiva".

Tanti i protagonisti del motomondiale presenti sulle rive del Santerno per stare vicino alla famiglia dello sfortunato manager romagnolo. La moglie Nadia ed i quattro figli Lorenzo, Luca, Alice ed Agnese. I primi ad arrivare sono Marco Melandri, Loris Capirossi, Luigi Dall’Igna, Davide Tardozzi, Franco Uncini e Paolo Simoncelli. I microfoni passano proprio a Capirex in lacrime, prima compagno di squadra poi addirittura alfiere della scuderia faentina di Gresini: "Fausto per me ha rappresentato moltissimo e continuerà ad essere un grande amico – commenta a stento il tre volte campione del mondo originario di Borgo Rivola, nelle colline riolesi -. Il mio primo alloro iridato l’ho conseguito anche per merito suo. Non è possibile vivere momenti di questo genere. Era una persona vulcanica, non si fermava mai e stava vicino a tutti con quel sorriso sempre stampato sul volto. Sono distrutto".

L’omelia di don Pierpaolo Pasini tocca le corde emotive dell’anima attraverso quella passione motoristica che, alle latitudini romagnole, sgorga spontanea dalle radici della Motor Valley e si materializza grazie alle gesta dei suoi interpreti. "Una passione trasformata in arte e forma espressiva dalla personalità di Fausto – sono le parole del sacerdote -. Hai portato ricchezza umana anche nei giovani piloti della tua squadra che ti hanno sempre considerato come un padre".

Sgrilli legge poi il saluto della famiglia, anticipato nella giornata di ieri dalla moglie Nadia sui social contenente la volontà di proseguire l’attività motoristica nel mondiale, prima di passare il microfono al primogenito Lorenzo. Il figlio è stato l’autentico portavoce, a beneficio dell’ampia platea virtuale, di amici ed addetti ai lavori, grazie ad una serie di costanti aggiornamenti sulle condizioni di salute del padre. "Non ho molto da dire ma ci tenevo tanto a salutare il mio babbo davanti a tutti voi. Ciao Babbone", spiega trattenendo a stento le lacrime prima di leggere il testo del suo più recente post. Infine, le parole del primo cittadino, Marco Panieri: "La città si stringe attorno alla figura di Fausto ed alla sua famiglia. Un grande uomo che è sempre stato vicino alla sua comunità e a questo autodromo – spiega -. Oggi è il giorno del ricordo ma da domani, in questa struttura, scriveremo qualcosa di indelebile per ricordarlo".