MATTIA GRANDI
Cronaca

La forza di rialzarsi dopo l’alluvione: “Il chiosco, una nuova partenza”

Donato Silvano e Jenny Sancez hanno inaugurato la ‘Buona idea’, che prende il posto de ‘La capannina’. A maggio scorso il loro ristorante a Borgo Tossignano era stato distrutto dalla furia delle acque

Donato Silvano, Silvana Trentini, Jenny Sanchez e Ornello Amadesi

Donato Silvano, Silvana Trentini, Jenny Sanchez e Ornello Amadesi

Imola, 23 settembre 2024 – Il desiderio di voltare pagina, scacciare per sempre l’incubo alluvione e ripartire più forte di prima. È con questi auspici che, venerdì, si è aperto il nuovo corso dell’ex chiosco ‘La Capannina’ di Imola di viale D’Agostino, con il nuovo nome di ‘Buona Idea’ sotto la guida di Donato Silvano e Jenny Sanchez. Il passaggio di testimone per una delle storiche attività della zona con gli ex titolari Ornello Amadesi e Silvana Trentini in uscita dopo quasi trent’anni di onorato servizio tra piadine e calzoni.

Un nuovo capitolo lavorativo per Donato e Jenny dopo l’esperienza al bar ristorante ‘Giù al lago di Riviera’ a Borgo Tossignano, un piccolo paradiso naturale trasformato in inferno dall’esondazione delle acque del Santerno, per ben due volte, tra maggio e novembre dello scorso anno: “Tutto quello che è successo, ormai, appartiene al passato – spiegano i due –. Ci pensiamo ogni giorno perché a Borgo Tossignano abbiamo lasciato un pezzo di cuore ma ora è giusto guardare avanti e cercare di dimenticare”.

La vicenda, purtroppo, è arcinota. L’alluvione della scorsa primavera, che ha colpito duro anche la vallata del Santerno, ha letteralmente mandato sott’acqua l’attività ricettiva a due passi dai laghetti di pesca sportiva di via Chiusa. Settimane passate con gli uomini dell’Esercito e dei vigili del fuoco per aspirare la miscela di melma e fango. Poi la gara di solidarietà di amici e clienti, con tanto di asta benefica di cimeli sportivi da ‘Parsòt’ nel centro di Imola, per ripartire. Il colpo di grazia? A inizio novembre con la seconda ondata di maltempo e la nuova esondazione del Santerno. In pratica, i titoli di coda per qualsiasi tipo di speranza. Fino ad oggi.

“Un anno di fermo lavorativo durante il quale abbiamo valutato tante attività da rilevare – confidano Donato e Jenny –. All’inizio eravamo orientati alla ricerca di una soluzione simile alla precedente. Decisivo l’incontro con i titolari de ‘La Capannina’, persone davvero sincere e disponibili, per virare verso l’opzione chiosco”. Così la ‘Buona Idea’ è diventata realtà e si prepara ad abbracciare la clientela con un’apertura sei giorni su sette (chiuso il lunedì) dalle 11 alle 22. “Punteremo molto sulla continuità di una gestione che ha fatto storia alle latitudini imolesi – sottolineano i due nuovi timonieri –. Storicità e tradizione, tra piadine farcite di ogni tipo, ficattola, crescioni, calzoni, spianate, hamburger, panini, hot dog e stuzzicherie fritte, con qualche idea nuova frutto delle nostre esperienze in cucina”. Per ora niente pasta fresca, tra i cavalli di battaglia della coppia, e grigliate: “Valuteremo in futuro, adesso è importante capire bene numeri e preferenze dei clienti – concludono Donato e Jenny –. In questa prima fase di inserimento resteranno al nostro fianco anche gli ex gestori poi saremo pronti a camminare da soli”.