Maltempo a Fontanelice (Imola): muore sepolto nel sonno. Chi era la vittima

Via Casolana: Enrico Rivola, operaio agricolo, aveva 78 anni. Il suo corpo è stato trovato dopo ore. Alle operazioni di ricerca hanno partecipato anche i cani ’specializzati’ del soccorso alpino

Fontanelice (Imola), 4 maggio 2023 – Sepolto nel sonno. Tonnellate di terra, rocce, radici, pietre e alberi sono piombate nelle prime ore del mattino su una casa aggrappata a un pendio (video) in via Casolana, frantumando l’edificio e spegnendo la vita di Enrico Rivola, 78 anni, operaio agricolo di Fontanelice. L’allarme è stato dato da due persone che vivevano nella casa accanto, fortunatamente graziate dallo smottamento innescato dalle forti e persistenti piogge che tra il primo e il 2 maggio hanno flagellato l’Imolese con buona parte della Emilia-Romagna.

Una spettacolare e drammatica foto aerea della casa travolta dalla frana in via Casolana a Fontanelice. L’edificio a sinistra è stato solo sfiorato dallo smottamento (fotoservizio Isolapress)
Una spettacolare e drammatica foto aerea della casa travolta dalla frana in via Casolana a Fontanelice. L’edificio a sinistra è stato solo sfiorato dallo smottamento (fotoservizio Isolapress)

Dopo l’allarme, si è presentato il problema – non piccolo – di come arrivare a questa casa colonica al civico 61 (un centinaio di metri più a sud-est inizia il territorio di Casola Valsenio). Il maltempo ha infatti provocato una miriade di smottamenti e alcune frane di proporzioni maggiori che hanno poi interrotto diverse strade.

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E così l’unico modo per portare i soccorritori sul posto è stato utilizzare l’elicottero. Anzi, gli elicotteri. Hanno infatti operato a più riprese i velivoli del Soccorso alpino e speleologico (di stanza nell’Appennino reggiano) la Polizia, del 118 e dei Vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri. È stata la polizia a portare sulle macerie anche un cane del Soccorso alpino regionale specializzato nella ricerca di persone sotto le macerie. Ad un certo punto della mattinata, dopo che anche un cane dei Vigili del fuoco addestrato nella ricerca di persone sepolte aveva dato un’indicazione, i soccorritori hanno iniziato a rimuovere, a mano e con i pochi attrezzi disponibili, le macerie della casa. Dopo poco,è emerso il corpo senza vita di Enrico Rivola. La constatazione del decesso, indispensabileper la rimozione del corpo, è stata affettuata da un medico del 118, elitrasportato sul pendio dall’elicottero del 118 di Bologna.

Sulle prime sembrava che sotto i detriti potesse esserci anche un altro corpo, poi per fortuna la segnalazione non è stata confermata. Ma solo dopo ulteriori e approfondite ricerche e ispezioni anche con l’ulteriore ausilio delle unità cinofile i soccorritori hanno potuto abbandonare il posto della tragedia, poco dopo le 16.

"È stato travolto da una frana enorme – spiega Gabriele Meluzzi, sindaco fontanese – Una frana che non aveva dato alcuna avvisaglia. Nella casa vicina (da dove è partito l’allarme, ndr) vivevano due persone, madre e figlia, che sono state evacuate e ora sono ospitate da un familiare a Fontanelice".

2Nel nostro territorio comunale abbiamo una quindicina di famiglie evacuate, forse una trentina di persone in totale – aggiunge il primo cittadino fontanese – L’evacuazione più importante è stata effettuata alla comunità di recupero Il Sorriso in via Fornione". Qui una frana ha letteralmente scoperto le fondamenta dell’edificio più piccolo del complesso, che ospita anche una ludoteca ora inagibile. Tutta la struttura fu inaugurata a suo tempo dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Al momento, lo stabile più piccolo è cinto dal nastro bianco e rosso che segnala cantieri o pericoli. Ulteriori indagini geologiche e di stabilità dovranno essere effettuate per capire se anche la sede della comunità corre dei rischi oppure no. Intanto da qui un’ulteriore ventina di persone è stata sfollata ed ora è ospitata in un’altra sede del Sorriso e in un ostello della chiesa di Prato a Fontanelice.

"Abbiamo cinque strade chiuse – aggiunge il sindaco Meluzzi – Si tratta delle vie Posseggio, Torre del Fornione, Madonna del Rio, Maddalena e Casolana, qui per alcuni tratti. Oggi alle 12 abbiamo un incontro a Imola con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Però prima ci vedremo noi quattro sindaci della vallata, per coordinarci".

Era impressionante, ieri mattina, inoltrarsi in auto sulla Montanara, nel contempo facendo lo slalom tra i buchi e le voragini apertesi sull’asfalto, e poi risalire i pendii verso il Ravennate. Innumerevoli fossi scavalcavano il nastro asfaltato, rigurgitando acqua, frane avevano intaccato la massicciata stradale rendendo preoccupante il transito delle automobili, visto che a lato c’era un precipizio. Situazioni che purtroppo appaiono destinate a moltiplicarsi nel corso delle prossime ore, dal momento che l’acqua caduta continuerà a fare danni, anche se la pioggia è cessata. Danni con i quali dovranno fare i conti le aziende e le famiglie che comunque scelgono di vivere in questi luoghi. "Come mi sento? Lì ci abita solo chi ama quei posti, e questo mi distrugge l’animo – commenta Athos Ponti, che di Fontanelice è stato sindaco fino al 2019 – Il problema è che qui abbiamo tante aziende agricole, con bestiame, rimaste senza acqua, senza luce: sarà ancora più dura viverci ora. Ma proprio di questo sono preoccupato: si deve fare prima possibile per riparare i danni. Fontanelice vive di questo: imprese agricole, con famiglie e bambini. Tutto per loro sarà più difficile. Regione e Città Metropolitana devono attivarsi, per fare presto e riattivare la viabilità".

2Il territorio qui è abbastanza fragile – continua Ponti – Ricordo che nel tempo 3-4 case soo state inghiottite dal terreno, che è mobile". Ma bisogna fare di tutto perché, per quanto praticabile, sia messo in sicurezza, anche se in caso di precipitazioni eccezionali come quelle appena registrate (più di duecento millimetri di pioggia in 36 ore) anche terreni ben drenanti e ben drenati fanno quello che possono.