
Da sinistra: Andrea Rossi, dg dell’Ausl, i nuovi primari Adele Fornelli e Daniele Perano, e Andrea Neri, direttore sanitario Ausl
Imola, 17 gennaio 2025 – Tre nuovi primari freschi di incarico (più altrettanti da nominare nel corso del 2025 per coprire gli ultimi posti attualmente occupati da facenti funzioni) e un diverso assetto organizzativo per il Santa Maria della Scaletta. Rinfrancata dalle rassicurazioni sull’autonomia arrivate dal nuovo assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, e in attesa dell’inaugurazione della nuova Casa della comunità all’ospedale vecchio, l’Ausl prova a guardare al futuro con fiducia nonostante le difficoltà. I vertici dell’Azienda sanitaria imolese, assieme al sindaco Marco Panieri, presidente del Circondario, hanno fatto il punto ieri in conferenza stampa.
I nuovi arrivi
I nuovi arrivati sono Daniele Perano e Adele Fornelli, rispettivamente direttori delle unità operative complesse di Otorinolaringoiatria e di Anatomia patologica, ai quali si aggiunge Marco Bernini, direttore della Breast unit imolese all’interno della Chirurgia senologica interaziendale che comprende anche il Sant’Orsola di Bologna.
“Inizia per me una nuova avventura nella quale cercherò di mettere a disposizione degli imolesi quanto imparato in questi anni di formazione e lavoro”, afferma Perano, proveniente dall’ospedale di Reggio Emilia. “Condivisione”, intesa come collaborazione tra strutture da “ottimizzare con la digitalizzazione”, è invece la parola d’ordine di Fornelli, da inizio febbraio a capo della Anatomia patologica imolese dopo una lunga esperienza da medico nello stesso reparto all’ospedale Maggiore di Bologna.
“Guidare questa struttura per me sarà motivo di orgoglio e impegno”, avverte invece Bernini, che a differenza dei due colleghi non era presente ieri a Imola.
I posti da coprire
Resta a questo punto da trovare una guida stabile ed esclusiva solo alle tre unità operative complesse ospedaliere (su 18 totali) rette a tutt’oggi da un facente funzioni: Pediatria (Paolo Bottau), Oculistica (Rocco De Fazio) e Gastroenterologia (Pietro Fusaroli). “È sensato pensare che si riesca a chiudere il cerchio nel 2025”, osserva il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, a sua volta arrivato a fine mandato. “Vorrebbe dire aver rinnovato il 100% dei primari in questi dieci anni”.
La riorganizzazione
Gli ultimi mesi del 2024 sono stati caratterizzati dal riassetto del dipartimento Medico. Da ottobre, l’intero terzo piano dell’ospedale ospita la Medicina interna (60 posti letto), che comprende anche la struttura semplice dedicata allo stroke e all’area polispecialistica, presto affidate a responsabili clinici dedicati, a maggior garanzia della continuità dei percorsi. Al sesto piano è invece stato collocato il reparto di Geriatria, che ha riassorbito due settori della cessata Medicina A, per un totale di 61 posti letto. Invariata la logistica della Lungodegenza post Acuti, situata al quinto piano con 24 posti letto, che si rafforza dal punto di vista organizzativo, con l’affidamento della gestione della struttura semplice ad un responsabile medico univoco. Al quarto piano, i posti letto dedicati alle unità operative complesse mediche specialistiche: Oncologia (6 posti letto), Gastroenterologia (6); Nefrologia e Dialisi (3). Contestualmente, si è appena conclusa la completa riorganizzazione della direzione assistenziale, che coinvolge tutte le figure professionali sanitarie non mediche, con il conferimento di nuovi incarichi.
La politica
“Abbiamo vissuto anni complessi tra Covid e caro energia, ma abbiamo sempre cercato di dare risposte – è il bilancio di Panieri –. Vogliamo dare valore alla nostra sanità locale. Oggi il tema dei professionisti è essenziale. Ed è su quello che vogliamo lavorare”.