MATTIA GRANDI
Cronaca

Quattro domeniche di festa: ecco la Sagra del Marrone

Castel del Rio: l’evento arriva in un’annata difficilissima per la castanicoltura della Vallata. Franceschi (Pro Loco): "Settore che incarna l’essenza più genuina della collina"

Quattro domeniche di festa. Ecco la Sagra del Marrone

Quattro domeniche di festa. Ecco la Sagra del Marrone

Quattro domeniche per celebrare il Marrone che a Castel del Rio è da tempo un prodotto Igp. Associazioni alidosiane chiamate a raccolta, capitanate dall’infaticabile Pro Loco, per un mese di ottobre all’insegna di tradizione e tipicità. Già, perché la coltivazione dello speciale frutto dei castagni caratterizza e identifica, da più di 500 anni, l’alta vallata del Santerno.

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Una sorta di marchio di fabbrica d’esportazione che interseca binari culturali, sociali ed economici della collina. Ma il gettone numero 67 della Sagra del Marrone, in agenda da oggi al 29 ottobre ma solo in veste domenicale, coincide anche con la prima edizione dell’evento nel post alluvione. Impossibile dimenticare i disastri causati da frane e smottamenti al comparto della castanicoltura locale. Ettari di castagneti distrutti, strade vicinali cancellate e alberi secolari strappati al terreno dalla forza della natura. Un’istantanea da tenere bene a mente risalendo le curve che costeggiano il Santerno. Riflettori puntati fin da questa mattina sulla piazza del paese, con ampia zona pedonale ricavata dalla chiusura del tratto della Montanara che costeggia il centro storico, con le bancarelle del mercato dove trovare bruciati, frittelle, castagnaccio, tantissimi dolci e altre specialità gastronomiche a base di marroni. Il punto nevralgico dell’azione dei marronai impegnati nell’affascinante arte della preparazione delle castagne, rimescolate all’interno di grandi padelle forate, da arrostire sulla fiamma viva del fuoco.

All’ora di pranzo, all’altezza della tensostruttura coperta posizionata nell’area feste sul retro di Palazzo Alidosi, spazio al gusto: menù fisso a base di marroni, a scelta tra due differenti proposte, alternativa o classica. Tra le portate spiccano la polenta di marroni, i mitici Capaltèz (cappellacci tradizionali con ripieno dolce di marroni conditi con olio e pepe, ndr), le tagliatelle fatte con la farina di marroni e il filettino di maiale a tema. Senza dimenticare ‘La casina dei dolci’, nel cuore della piazza, per abbinare un dessert e concludere in dolcezza il viaggio tra i sapori. Spettacoli per grandi e piccini nel pomeriggio: Z Circus (oggi), Skizzo & Jf (15), Marco Ligabue (22) e ancora Skizzo & Jf (29).

"Una sagra che, dopo i gravi danni causati dall’alluvione, fa davvero rima con la volontà di ripartenza delle attività legate al comparto della castanicoltura – sottolinea Paolo Franceschi, presidente della Pro Loco Alidosiana –. È un settore alle prese con mille difficoltà, soprattutto logistiche per i tanti problemi nelle vie d’accesso ai castagneti, ma che incarna l’essenza più genuina della nostra collina".

Il tutto in un’annata già di per sé piuttosto avara di gioie: "L’alternanza tra piogge copiose e siccità ha allungato il ciclo di maturazione dei ricci ma i marroni non mancheranno – continua -. Storicamente ne arrostiamo circa cinque quintali ogni domenica, una ventina al termine del mese di festa. La loro provenienza? Dai produttori della valle e solo con marchio Igp. Gioielli nostrani utilizzati anche per confezionare tutte le portate dei due menù in distribuzione allo stand gastronomico".