
Claudia Resta, assessore comunale alla Scuola (Foto Alive)
Imola, 28 agosto 2019 - Anche le famiglie imolesi potranno beneficiare di una parte dei fondi regionali destinati all’abbattimento delle rette dei nidi stanziati nelle scorse settimane dalla Regione.
Il Comune ha infatti approvato l’adesione alla misura sperimentale promossa dalla Giunta del presidente Stefano Bonaccini per l’anno educativo 2019-2020. E finalizzata appunto a ridurre la spesa per la frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia.
La Regione ha messo a punto l’iniziativa con una delibera di fine luglio, che ha definito un plafond di risorse assegnabili ai Comuni del proprio territorio pari a 18 milioni e 250mila euro per l’anno educativo 2019-2020. Per Imola sono previsti 380.548,55 euro, che fanno riferimento a un totale di 620 bambini iscritti al nido d’infanzia, di cui 270 nelle strutture private convenzionate.
«Siamo soddisfatti per aver ottenuto questo contributo regionale: in questo modo anche il nostro Comune potrà andare incontro alle esigenze delle famiglie che mandano i propri figli ai nidi d’infanzia – commenta Claudia Resta, assessore comunale alla Scuola –. Un servizio nel quale crediamo molto, tanto che continuiamo ad investire sulla qualità delle proposta formativa, come dimostrano i cinque nuovi educatori che assumeremo per l’avvio del nuovo anno scolastico, che si vanno ad aggiungere ai cinque nuovi insegnanti della scuola materna che prenderanno servizio all’inizio di settembre».
Come specifica la Regione nella propria delibera, a beneficiare dell’intervento sono i bambini che per l’anno educativo 2019/2020 sono iscritti/frequentanti i servizi educativi per la prima infanzia, a titolarità pubblica (gestione diretta o indiretta) o servizi a titolarità e gestione privata esclusivamente se convenzionati con Comuni /Unioni di Comuni, secondo i requisiti di qualità stabiliti dalla normativa regionale.
Il finanziamento sarà dato, chiarisce la Regione nella propria delibera, alle famiglie dei bambini che per l’anno educativo 2019/2020 sono iscritti ai servizi educativi per la prima infanzia e che rientrano nelle agevolazioni tariffarie previste e commisurate alla dichiarazione Isee non superiore ai 26mila euro.
E il contributo che il Comune assegnerà ad ogni avente diritto sarà calcolato sempre in proporzione all’Isee. Saranno gli uffici dell’assessorato alla Scuola del Comune a calcolare direttamente l’agevolazione spettante ad ogni singola famiglia, in base all’Isee già presentato all’atto della domanda di iscrizione del figlio al nido d’infanzia.