
Area container, via allo sgombero
Durante il periodo di demolizione e ricostruzione dell’ospedale San Salvatore di Tolentino, i servizi ospedalieri saranno delocalizzati temporaneamente nell’area container (di proprietà del Comune), in via Cristoforo Colombo. "È necessario che i venti occupanti rimasti – spiega l’assessore Flavia Giombetti – sgomberino i moduli. Altrimenti ostacoleranno l’avvio dei lavori per il nuovo ospedale".
Lo sgombero deve avvenire entro dopodomani, giovedì mattina, in base a un’ordinanza del Comune. Il progetto originario del San Salvatore prevedeva la delocalizzazione temporanea dei servizi e degli uffici in moduli prefabbricati da installare vicino all’ospedale, con la conseguente chiusura dell’area al traffico. Tale disposizione, però, "avrebbe creato non pochi problemi sia per la circolazione e il reperimento di parcheggi da parte degli utenti in una zona popolosa della città", viene spiegato nell’ordinanza, "sia per la presenza molto vicina di una scuola e per il rumore e la polvere che le lavorazioni avrebbero potuto provocare in un’area troppo prossima a strutture sanitarie, seppur provvisorie".
Per questo il Comune ad aprile ha chiesto alla Regione di prevedere una variante progettuale per delocalizzare gli ambulatori nell’area container. E la Regione, visti anche i pareri favorevoli della direzione dei lavori, della ditta e dell’Ast di Macerata, ha dato l’ok.
Adesso quindi il Comune ordina alle venti persone ancora rimaste di "sgomberare l’area container, destinata a servizi pubblici, entro e non oltre le 11 di giovedì". "Nel caso non venga posto in essere quanto previsto, l’ente – recita sempre l’ordinanza – provvederà autoritativamente allo sgombero con utilizzo della forza pubblica". "Se necessario, dovremo intervenire con gli agenti della polizia locale – dice l’assessore Giombetti –. D’altronde da un paio d’anni avvisiamo costantemente gli occupanti, abusivi da tempo, di trovare un’altra sistemazione. Non vogliamo comunque lasciare nessuno in mezzo alla strada; così il sindaco Mauro Sclavi ha assegnato temporaneamente alcuni alloggi comunali (sostitutivi delle Sae) a chi ora deve lasciare i container. Questi non basteranno per tutti, ma in passato come amministrazione ci siamo già attivati più volte proponendo soluzioni alternative, che spesso non sono state accettate".
Le famiglie a cui sarà assegnato l’alloggio dovranno versare al Comune un contributo secondo i canoni di edilizia residenziale pubblica, decurtato del 30 per cento.