GIULIANO FORANI
Cronaca

Bottigliate, urla e vetrine rotte. Ore da incubo in centro: “La sicurezza è un diritto”

I residenti di Civitanova al Prefetto: spostare il Donoma. Il titolare: sono altri i posti da controllare

Il Donoma di Civitanova riapre e tornano le proteste dei residenti

Il Donoma di Civitanova riapre e tornano le proteste dei residenti

Bottiglie di vetro prese dai cassonetti usate come arma di scontro, insegne danneggiate, vetrine spaccate, minacce, urla, degrado. Una notte da incubo in centro, così, per lo meno, la descrivono i residenti. Inizia sotto una cattiva stella la stagione del Donoma, che ieri apriva le porte dopo la chiusura estiva. Un esordio positivo per presenze, con gruppi provenienti anche da Pescara, Ancona e altre città delle Marche, ma proteste e aperto dissenso dei "vicini" di casa.

Un dejà vu, come ci dice la storia decennale del Donoma, il rimedio è urgente. Da qui l’annuncio di un’iniziativa che dovrebbe prender piede nei prossimi giorni, e cioè una lettera o un incontro con il Prefetto perché si provveda ad assumere provvedimenti seri a difesa del diritto alla sicurezza e alla tranquillità di chi vive nell’area ove è stata autorizzata l’apertura di una discoteca. Il punto è qui, la location della discoteca.

"Non è pensabile", è la dichiarazione raccolta ieri nella zona, "che un locale del genere venga autorizzato in centro, in un quartiere storico densamente popolato. Non esiste solo il diritto allo svago, ma anche alla tranquillità e sicurezza delle famiglie. Al Prefetto chiederemo che di questo si tenga conto". Daniele Maria Angelini, ex presidente del Consiglio comunale che lo inaugurò dieci anni fa e oggi lo gestisce ridimensiona i fatti. "Il problema – dice –, viene posto solo da alcuni residenti, sempre gli stessi. Da sottolineare che in discoteca è tutto tranquillo, è all’esterno che si registrano talora cose spiacevoli. Gli agenti della security mi hanno riferito di una lite per gelosia, tra bande di magrebini che, in un bar vicino, si sono affrontate usando come arma bottiglie di vetro. Preciso che nel mio locale, si usano solo contenitori di plastica e quelle ’armi’ provenivano da altri locali del centro. È quindi necessario controllare altri esercizi, ove pure la vita notturna è molto intensa. Ritengo il Donoma una presenza utile per Civitanova, non solo per l’occupazione e il notevole indotto ma anche per la sua funzione sociale, per lo svago che offre ai giovani, non più costretti come in passato a migrare di notte verso locali di altre città. Che talora si ecceda, ci può stare e cercheremo di rimediare, ma succede in tutte le città. A Tolentino, per esempio, si è tenuto giorni fa in piazza un grande evento fino alle due di notte e non sono mancati gli schiamazzi. Capita, ma non ho letto nessuna protesta di chi inevitabilmente è stato disturbato".