
I residenti reclamano gli spazi per la sosta in piazzale Foschi
Il sindaco Emanuele Pepa è intenzionato da fare chiarezza sulla viabilità e i parcheggi in via Santo Stefano dove ci sono diversi residenti, ma anche l’istituto Bonifazi e la Civica scuola di musica nell’ex convento delle suore. Il segnale di divieto di accesso per i non residenti non viene rispettato, lamentano questi ultimi, ma secondo Pepa bisogna muoversi con giudizio ed equilibrio, stroncando anche la pretesa che le famiglie, che hanno più di un’auto avanzino il diritto all’utilizzo esclusivo dei parcheggi presenti nel piazzale Foschi. "Finché c’è buonsenso tra le parti, tutto si può gestire, ma se la situazione non cambia, saremo costretti a un intervento più rigido". Pepa ha annunciato l’intenzione di effettuare un censimento delle autorizzazioni, valutare il numero di posti disponibili e rivedere i criteri di concessione garantendo precedenza a residenti, disabili e, eventualmente, ai genitori di studenti con disabilità. Tra le ipotesi, anche quella di limitare la sosta alla sola fermata temporanea ("scendi e vai") per evitare congestioni in una zona già critica. "Non voglio fare figli e figliastri – ha precisato –, ma se il numero di autorizzazioni è superiore ai posti disponibili, inevitabilmente qualcuno resterà fuori. Se non si trova un equilibrio, dovremo azzerare tutto e ripartire".
Altro nodo cruciale è quello della videosorveglianza, tornato al centro dell’attenzione dopo un tentativo di effrazione ai danni di un locale del centro. "Attualmente abbiamo 92 telecamere operative – spiega Pepa – ma il sistema va potenziato e aggiornato". Il Comune ha già predisposto un piano di ampliamento e adeguamento tecnologico da 50mila euro che riguarderà aree come Fonti San Lorenzo, il Parco del Concilio, il tunnel dell’Itis e i quartieri periferici, oltre a un miglior controllo in zona stadio. Tuttavia, l’operazione è legata alla scadenza del contratto attuale a giugno e alla necessaria variazione di bilancio, attesa per maggio. "Fino a quando non avremo le risorse disponibili, non possiamo intervenire, ma siamo pronti a partire appena possibile" ha assicurato il sindaco. Infine, Pepa ha ricordato che lo stadio Tubaldi dispone già di un circuito chiuso con 50 telecamere attive solo durante le partite, e che è in corso un confronto con la questura per valutarne un utilizzo più ampio, anche a beneficio delle zone limitrofe, spesso soggette a vandalismi, soprattutto ora che la Recanatese si trova in serie D e i sistemi di sicurezza legati alle partite sono decisamente meno rigidi e invasivi.
Asterio Tubaldi