
La roulotte in fiamme Cecchetti: "È distrutta, spero sia una ragazzata"
di Chiara Gabrielli
"Io spero che sia stata solo una ragazzata, forse qualcuno è andato a fumare lì e si è inavvertitamente bruciato qualcosa, magari dei ragazzini che poi si sono impauriti e sono scappati. Spero sia questo e non qualcos’altro. I vigili del fuoco non hanno trovato nulla che faccia pensare a un innesco, quindi si procede per incendio colposo". Mentre i carabinieri indagano sul rogo che ha distrutto la roulotte parcheggiata allo chalet Barracuda di Porto Potenza, il titolare, Marco Cecchetti, torna a vedere quanto resta del vecchio mezzo: solo uno scheletro bruciacchiato sulla spiaggia. Nella roulotte non c’era elettricità, nulla che potesse giustificare il fuoco. La sera di domenica, verso le 20, "ad avvertirmi dell’incendio è stata una residente nel grattacielo – racconta Cecchetti –, mi ha detto ‘C’è qualcosa che va a fuoco dalle parti del Barracuda’, allora io da Macerata ho chiamato i pompieri, che per fortuna sono partiti subito. Il rischio era che prendesse fuoco qualcos’altro, ma i vigili del fuoco hanno tenuto tutto sotto controllo. Quando sono arrivato al Barracuda, l’incendio era già spento, della roulotte non era rimasto più niente". Quel mezzo anni ’80 per lui non aveva valore economico, ma "solo affettivo, prima lo tenevo al Terminal", lo storico locale di via Fontemaggiore a Macerata. Allo chalet di Cecchetti, titolare anche del bar Samo in piazza Vittorio Veneto e del Basquiat Bistrot in via Gramsci a Macerata, c’è una telecamera che però è puntata sullo chalet, non riprende la zona circostante.