DIEGO PIERLUIGI
Cronaca

L’entroterra tra denatalità e nuove scuole

Plessi appena ricostruiti e cantieri al via, ma in tredici Comuni non sono nati bambini. "Il rischio: numeri insufficienti per formare le classi"

La scuola di Fiuminata, inaugurata a maggio dell’anno scorso

La scuola di Fiuminata, inaugurata a maggio dell’anno scorso

Denatalità, ricostruzione e ora il piano di dimensionamento scolastico. Le scuole dell’entroterra fanno i conti con il futuro. Nei primi quattro mesi del 2025 (dati Istat) in tredici Comuni del Maceratese non ci sono state nascite: Bolognola, Fiastra, Gagliole, Gualdo, Monte Cavallo, Monte San Martino, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pioraco, Sant’Angelo in Pontano, Sefro e Ussita; solo un neonato a Camporotondo, Cessapalombo, Fiuminata, Poggio San Vicino, Serravalle e Visso.

Da poco è stata posata la prima pietra del polo scolastico Ugo Betti di Valfornace, da oltre 5 milioni di euro, che sorgerà al posto dell’edificio demolito dopo il sisma. Potrà accogliere 103 alunni: 15 dell’infanzia, 55 della primaria e 33 delle medie. Oggi le scuole sono in una sede provvisoria nell’area Sae e (stando al portale Unica) sui banchi hanno studiato 11 alunni all’infanzia, 20 alla primaria e 28 alle medie. Il plesso fa parte dell’istituto comprensivo Mons. Paoletti dove troviamo 10 alunni totali alle medie di Fiastra (stesso numero alla primaria ma su quattro classi), 7 a Visso e 19 a Pieve Torina; alla primaria di Visso sono 34, 33 a Pieve Torina e 44 a Muccia. Può ospitare fino a 100 studenti il moderno edificio di via Alighieri a Fiuminata, realizzato con oltre 4 milioni di spesa. Fiuminata, Pioraco e Sefro, facenti parte dell’istituto Strampelli, per far fronte ai pochi iscritti hanno deciso di coordinarsi: infanzia a Sefro e Fiuminata, primaria a Fiuminata e medie a Pioraco. Alle medie di Fiuminata ci sono due classi da 20 alunni, 37 a Pioraco e 95 a Castelraimondo. Per la primaria sono 71 gli alunni di Gagliole, 50 su quattro classi a Pioraco, 26 su tre classi a Fiuminata e 103 a Castelraimondo.

A settembre sarà operativo il nuovo istituto Betti di Camerino, struttura da 15 milioni di euro in via Madonna delle Carceri che può ospitare fino a 535 alunni: 60 dell’infanzia, 250 della primaria e 225 delle medie. Alle medie risultano iscritti 22 alunni a Serravalle e 152 per nove classi a Camerino, mentre alla primaria sono 33 per tre classi a Serravalle, a Camerino 83 alla D’Acquisto e 99 alla Betti.

Nella fotografia del mondo scuola nell’entroterra maceratese si inseriscono poi gli accorpamenti del De Magistris di Caldarola con l’omnicomprensivo Leopardi-Frau di Sarnano e dell’istituto di Colmurano con l’omnicomprensivo Gentili-Tortoreto di San Ginesio.

"Le inaugurazioni delle scuole sono positive – spiega Ugo Barbi, segretario provinciale dello Snals – ma questi istituti omnicomprensivi non sono funzionali. Un dirigente scolastico dovrà confrontarsi con cinque Comuni. Secondo noi la zona montana doveva rimanere com’è, ma le nostre proposte non sono state accolte. Lo spopolamento si è sentito e teniamo conto della scarsa natalità. Il tutto determina un calo di iscritti, rispetto all’anno scorso di media 2/3 in meno ovunque, così si rischia di non avere i numeri per creare una classe".

Diego Pierluigi